Il tribunale civile ha tolto la potestà genitoriale al 40enne ternano che aveva fatto provare cocaina al figlio di 12 anni. Ora non potrà più incontrare né lui né il fratello minore, affidati esclusivamente alla madre.
La notizia, riportata dal Messaggero-Terni, sottolinea dunque come il tribunale civile abbia ulteriormente aggravato la situazione del 40enne ternano, già condannato a due anni e quattro mesi di reclusione. La madre dei bambini, una donna ternana di 37 anni, ha ottenuto l’affidamento esclusivo dei figli.
fatti risalgono a giugno 2022 e hanno provocato indignazione a livello nazionale. Il ragazzo, al ritorno da una vacanza al mare con il padre, ha raccontato alla madre di aver trovato il genitore mentre consumava cocaina. Secondo il racconto del ragazzino, l’uomo avvea invitato il figlio a provare “la polvere magica”. Questo inquietante episodio è stato confermato dalle analisi specifiche effettuate sul ragazzo, che sono risultate positive
Il referto medico del primo luglio 2022 ha confermato l’assunzione di cocaina da parte del minore, dando sostegno alla denuncia della madre. Questo episodio ha portato alla condanna penale del padre e, successivamente, alla decisione del tribunale civile di privarlo della potestà genitoriale.
La madre, in qualità di parte offesa, ha visto riconosciuta la gravità della situazione e la necessità di proteggere i suoi figli da ulteriori traumi e pericoli. I bambini sono stati affidati esclusivamente a lei, con il divieto assoluto per il padre di avvicinarsi o contattarli. L’uomo è detenuto a Perugia.