Emanuela Anechoum vince il Premio Letterario Città di Lugnano

La decima edizione del Premio Letterario Città di Lugnano ha incoronato Emanuela Anechoum come vincitrice con il suo romanzo “Tangerinn”.

La scelta del vincitore è stata effettuata da una giuria composta da esperti e membri popolari, con il secondo posto assegnato a Brunella Schisa per “Il velo strappato”. La sezione dei racconti inediti, incentrata sul tema della luce, ha visto Pancrazio Anfuso trionfare con “Dal buio”.

Dettagli sui vincitori

Emanuela Anechoum, calabrese di 33 anni, ha creato un’opera intensa e poetica con “Tangerinn”. Il romanzo si sviluppa come un dialogo-lettera tra Mina e il padre appena deceduto, esplorando temi come le radici e l’accettazione della vita. Ambientato tra Londra, il Marocco e la Calabria, il libro tocca il tema degli immigrati di seconda generazione.

Brunella Schisa ha presentato un’avvincente ricostruzione storica con “Il velo strappato”, narrando la vita di Enrichetta Caracciolo, una donna monacata contro la sua volontà, che ha lottato tutta la vita contro questa imposizione, giocando anche un ruolo nei moti risorgimentali.

Pancrazio Anfuso, con “Dal buio”, ha vinto la sezione racconti inediti. La sua storia riflette i pensieri di un minatore intrappolato in una galleria durante una protesta contro le condizioni lavorative, sottolineando con delicatezza la condizione umana e sociale.

Gli altri finalisti e il premio speciale

Tra gli altri finalisti Giulia Corsalini con “La condizione della memoria” e Alice Urciolo con “La verità che ci riguarda”. Un premio speciale è stato assegnato a Deborah Gambetta per “Incompletezza”, un’opera stilisticamente raffinata che intreccia una complessa vicenda sentimentale con la figura del logico matematico Kurt Gödel.

La cerimonia di premiazione

Durante la cerimonia, presso il palazzo comunale, è stata inaugurata la mostra “Com’eri vestita” curata da Amnesty International, per sensibilizzare sulla violenza contro le donne. La serata è stata animata dal gruppo musicale “Le Swingeresse” che ha eseguito brani swing.

Gli “addobbi letterari”, realizzati con carta riciclata di vecchi libri e curati da Francesca Capalti, hanno abbellito gli angoli del borgo. Sono stati presentati anche due libri: “Ogni altro sono io” di Patrizia D’Antonio, dedicato alla figura umana e pedagogica di Alberto Manzi, e “La fabbrica delle ragazze” di Ilaria Rossetti, un romanzo storico ambientato durante l’esplosione della fabbrica di munizioni di Bollate nel 1918.

Premio Scrittori in Erba

Il Premio letterario Scrittori in Erba, dedicato ai giovani autori, ha visto la partecipazione degli alunni delle scuole del Distretto scolastico di Attigliano, Alviano, Guardea, Giove, Lugnano e Penna in Teverina. Nicolò Ruco ha vinto per la categoria Racconti, mentre Ludovica Masci ha primeggiato nelle poesie.

Convegno e ospiti illustri

La giornata si è conclusa con il convegno “Le nostre Radici culturali nell’anno del Turismo delle radici”, con la partecipazione di esperti come Valeria Alessandrini, Pina Foti e Paola Dell’Uomo. Hanno partecipato in collegamento anche Elena Del Signore e Andrea Sensini da Londra, e David Pickel da Stanford, direttore degli scavi Archeologici di Poggio Gramignano.

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