A sette mesi dall’entrata in vigore del nuovo contratto, solo una parte delle amministrazioni umbre ha adeguato i contratti delle cooperative sociali, con numerose criticità segnalate.
Il nuovo contratto nazionale delle cooperative sociali, attivo dal 1° febbraio, ha migliorato le condizioni dei lavoratori, aumentando le retribuzioni e qualificando il lavoro nel settore. Tuttavia, in Umbria solo poche amministrazioni pubbliche hanno recepito le novità, come evidenziato dall’Osservatorio regionale su appalti e accreditamenti. “La situazione presenta poche luci e molte ombre”, ha dichiarato Andrea Bernardoni, coordinatore dell’Osservatorio regionale dell’Umbria su appalti ed accreditamenti, formato da centrali cooperative (Legacoop, Confcooperative, Agci) e organizzazioni sindacali (Fp Cgil, Fp e Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs),
In Umbria operano 280 cooperative sociali, erogando servizi per circa 260 milioni di euro e supportando 80.000 cittadini. Queste cooperative impiegano 9.500 persone, tra cui 1.000 individui con disabilità o svantaggiati, svolgendo un ruolo cruciale nel welfare locale. Tuttavia, il mancato adeguamento dei contratti minaccia la sostenibilità del sistema. Il nuovo contratto comporterà un aumento del costo del lavoro del 5%, che crescerà fino a oltre il 15% nel 2024, mettendo pressione su un settore che dipende per il 90% dai ricavi provenienti da amministrazioni pubbliche.
L’Osservatorio regionale ha segnalato alcune “luci” nel panorama umbro, come l’adeguamento delle tariffe per i servizi accreditati dalla Regione Umbria e dalla USL Umbria 2, oltre ai passi avviati dalla USL Umbria 1. Tuttavia, le cooperative di inserimento lavorativo restano particolarmente in difficoltà, con la maggior parte dei contratti non ancora aggiornati. “Tra le ombre ci sono i Comuni della regione”, ha sottolineato Monica Di Angelo, vice-coordinatrice dell’Osservatorio, spiegando che molti Comuni non hanno adeguato i contratti, o lo hanno fatto in modo parziale.
L’Osservatorio ha scritto ai 12 sindaci dei Comuni capofila delle zone sociali per richiedere un incontro urgente, al fine di rimuovere gli ostacoli che stanno rallentando l’adeguamento dei contratti e verificare l’applicazione della LR 2/2024, una legge fondamentale approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa regionale. Questa normativa mira a garantire la qualità del lavoro e dei servizi alla persona, promuovendo l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità tramite “procedure di gara riservate”, come previsto dal codice dei contratti pubblici.