La situazione della sanità a Orvieto continua a destare preoccupazione, soprattutto per la drastica carenza di personale. Durante la riunione della Terza commissione consiliare sulla Sanità, i rappresentanti di Uil e Uil Fpl hanno lanciato un appello alle istituzioni affinché si affrontino le criticità del sistema sanitario locale.
“Non è accettabile che si tenti di scaricare le responsabilità delle difficoltà operative sui dipendenti”, hanno dichiarato il segretario regionale Uil Fabio Benedetti e Sandro Peciarolo della Uil Fpl. “Il problema principale non è l’impegno del personale, ma la grave mancanza di risorse umane e strutturali”.
Il sindacato ha chiesto al Comune di Orvieto di supportare in ogni sede possibile le iniziative per sollecitare Regione e Azienda sanitaria locale (Asl) a intervenire con misure concrete. “Serve un’azione decisa per colmare le gravi lacune presenti nel nostro territorio”, ha aggiunto la Uil.
Oltre alla scarsità di personale, il sindacato ha denunciato anche la mancanza di strutture assistenziali adeguate, come Hospice e RSA. “Da tempo segnaliamo l’assenza di servizi fondamentali per i pazienti con particolari condizioni di salute”, hanno evidenziato i rappresentanti sindacali.
Particolarmente critica è la situazione dell’assistenza domiciliare. “Attualmente, per le cure palliative, ci sono solo tre infermieri e un medico specialista, che peraltro non è nemmeno a tempo pieno”, hanno denunciato Benedetti e Peciarolo.
Alla luce di questo scenario, la Uil ritiene inaccettabile che si cerchi di attribuire ai lavoratori le responsabilità di una situazione frutto di scelte politiche e gestionali. “I dipendenti stanno facendo il possibile in condizioni estremamente difficili. È necessario intervenire per garantire loro strumenti adeguati e assicurare ai cittadini servizi sanitari all’altezza delle necessità”, ha concluso il sindacato.