Dl Energia, Cardinali: “Tavolo Governo su Ast ora urgente, intanto lavoriamo su imballaggi bio”

L'assessore allo sviluppo economico del Comune di Terni interviene dopo le decisioni del consiglio dei ministri: "La nostra proposta resta valida ma adesso si stringa per l'accordo di programma". Ma intanto sono in corso trattative con Versalis per il riciclo chimico della plastica

L’assessore allo sviluppo economico del comune di Terni Sergio Cardinali interviene con una lunga nota relativa al Ddl Energia del Governo che prevede aiuti a aziende energivore, piccole e medie imprese, cittadini vulnerabili ed Energia Nucleare: “Tutto ciò che sta accadendo nello scacchiere  geopolitico internazionale obbliga l’Italia e l’Europa a  presuppone una accelerazione per raggiungere l’autonomia energetica sostenibile e la salvaguardia del proprio sistema manifatturiero, dove siderurgia e chimica restano strategiche. Questo decreto può essere utile a fornire risposte  anche alle problematiche presenti sul nostro territorio: l’Ast, il Polo chimico e l’hub sulla ricerca energetica e sull’economia circolare” , dice l’ex sindacalista.

Fra le principali novità, Cardinali sottolinea come una delle misure più importanti sia l’azzeramento degli onri di sistema pagata sulle bollette della luce: “Alla scadenza – dice Cardinali – dovrebbe essere prorogata in assenza di una sensibile riduzione del costo del gas.”.  Per le Pmi energivore invece il decreto decreto autorizza, per il 2025, la spesa di 600 milioni di euro per il finanziamento del Fondo per la transizione energetica del settore industriale, che eroga aiuti alle imprese con forti consumi di energia elettrica, che incidono pesantemente sul fatturato: “una misura – dice Cardinali – che secondo il governo dovrebbe ridurre di circa il 60% i costi a carico delle imprese.”

A queste si aggiungono una diversa ripartizione dell’Iva con la creazione di un fondo per finanziare nuove agevolazioni in favore di famiglie e microimprese vulnerabili che prenderà i soldi da eventuali maggiori entrate di Iva dovute ad impennate del prezzo del gas e gli aiuti diretti alle famiglie, con un bonus di 200 per gli Isee più bassi (fino a 25.000 euro)

“Queste misure – scrive Cardinali – ridimensionano solo in parte la nostra proposta rispetto all’utilizzo della centrale Edison, che resta comunque attenzionata per un utilizzo più massiccio a beneficio del sistema produttivo interno al Polo chimico e/o nelle immediate vicinanze per quanto riguarda il vapore”. “Tuttavia – aggiunge l’assessore –  adesso si rende assolutamente necessario convocare l’incontro ministeriale per l’accordo di programma, analizzando complessivamente gli effetti energetici del decreto sommato a tutti gli altri strumenti già presenti che devono condurre  quanto prima alla sigla dell’accordo, fondamentale per il nostro territorio e per il Paese. Abbiamo sempre di più bisogno delle produzioni di eccellenza pubblicizzate dal gruppo Arvedi che sono realizzate nel sito di Terni, che producano anche eccellenza dal punto di vista economico, sociale ed occupazionale.  Alla luce di quanto sta accadendo assume una importanza fondamentale l’operazione avviata per la creazione di un polo di ricerca/ incubatore di start up, che nascerà a Terni in termini di ricerca dei vettori energetici, batterie al sodio, idrogeno e nucleare, a cui auspichiamo una fortissima partecipazione delle imprese del territorio, per rilanciare il sistema produttivo cittadino.”

Fari puntati anche sulla chimica, col progetto Vitality, con l’hub di ricerca sui biomateriali pronto a prendere forma nell’area ex Montedison. Ma anche sull’allarme, lanciato da Giovanni Belloni, direttore generale di Corepla (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica) per la creazione di nuovi impianti di riciclo chimico per raggiungere i target europei del 2030 sul packaging: “Deve interessare anche il ternano – dice Cardinali– . Il riciclo chimico della plastica è indispensabile per raggiungere la quota del 10% di materia prima riciclata da utilizzare nella realizzazione dei nuovi imballaggi alimentari diversi dal pet, mancano all’appuntamento in Europa 7/800 mila tonnellate di di poliolefine. Le tecnologie ci sono e l’azienda Versalis (proprietaria di Novamont) è uno dei maggiori player sul mercato italiano ed internazionale, e l’interlocuzione avviata nei giorni scorsi tra questa amministrazione e l’azienda limitatamente alle produzioni Bioplastiche, dovrà necessariamente allargarsi sul terreno del riciclo e del riuso per sfruttare al massimo le potenziali tà del sito produttivo in una chiave di “economia circolare e sostenibilità.”

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