Andrà a processo il sindaco di Terni Stefano Bandecchi per la rissa sfiorata nel corso del consiglio comunale del 28 agosto 2023, una seduta che ha fatto il giro d’Italia per i fatti accaduti. In quella occasione – si discuteva del bilancio – Bandecchi attaccò i consiglieri di opposizione Masselli e Cecconi (al primo disse “La smetta di ridere o le cadranno tutti i denti”) e poi anche gli agenti della Polizia Locale che cercarono di fermarlo (“Vi pago io, dipendete da me quindi lasciatemi stare”)
Gravissime le ipotesi di reato nella richiesta formalizzata congiuntamente dal procuratore di Terni Andrea Claudiani e dal sostituto Marco Stramaglia: minaccia, oltraggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, minaccia ad un corpo politico.
Minacce e oltraggio a pubblico ufficiale, sono legate, secondo la Procura – all’atteggiamento tenuto dal sindaco di Terni nei confronti del consigliere Cecconi verso il quale Bandecchi si era rivolto lasciando i banchi della giunta, venendo poi fermato dagli agenti presenti, dal vicesindaco Corridore e dall’allora consigliere di minoranza Filpponi.
Violenza a pubblico ufficiale invece, secondo i magistrati, si configura appunto per il comportamento verso la comandante della Polizia Locale Gioconda Sassi e due agenti per il fatto che, secondo la ricostruzione della procura, Bandecchi aveva spintonato gli stessi. Il terzo reato, quello di minaccia a corpo politico e pubblico ufficiale si configura, per la procura, per quanto detto da Bandecchi alla ripresa dei lavori, dopo le fasi più concitate della seduta, nei confronti degli operatori di polizia Locale e dei consiglieri comunali, in particolare quelli di opposizione. L’interruzione di pubblico servizio è invece connessa allo stop di 25 minuti, dalle 11.20 alle 11.45, che la seduta consiliare aveva subito per motivi di ordine pubblico. Udienza preliminare il 1. Ottobre. Nel procedimento penale il sindaco Stefano Bandecchi è assistito dagli avvocati Carlo Pacelli e Giorgio Panebianco, mentre le persone offese hanno facoltà di costituirsi parti civili. Spetterà al gup Chiara Mastracchio decidere se ci sarà un processo o meno.