Polizia Locale, è ancora scontro col Comune: “Manca anche l’essenziale”

Sindacati del Csa denunciano condizioni operative critiche per gli agenti, tra mancanza di divise e spogliatoi. Il sindaco promette una nuova sede

La polizia locale di Terni opera in condizioni logistiche ed organizzative sempre più critiche. È quanto emerso dall’incontro avvenuto lunedì tra i rappresentanti del Comune, i vertici del Comando e i sindacati del Csa dipartimento polizia Locale. Al centro del confronto, una lunga serie di disagi segnalati dai lavoratori, che includono la mancanza di vestiario, spazi inadeguati e carenza di personale.

«Al personale entrato già ormai da alcuni mesi non è ancora stato assegnato il vestiario», lamentano i dirigenti sindacali, denunciando come alcuni agenti siano costretti a indossare abiti propri sotto il giubbotto catarifrangente, anche in inverno. La situazione si complica ulteriormente per l’assenza di spogliatoi: «sono costretti a cambiarsi nei bagni o nella sala riunioni», una sistemazione definita dai sindacati «non più tollerabile».

Durante il confronto, il sindaco di Terni – che recentemente aveva risposto con sarcasmo alle richieste dicendo di voler mettere a disposizione il suo ufficio – ha riconosciuto la gravità della situazione, dichiarandosi disponibile ad agire: «Il sindaco ha chiesto di avviare al più presto una procedura per individuare un’area e progettare una nuova sede del Comando», riferiscono i rappresentanti sindacali. L’attuale struttura viene descritta come “non più gestibile”, priva di spazi chiave come spogliatoi e camera di sicurezza. Gli agenti, si legge nella denuncia, sono costretti a scortare i fermati in mezzo ai cittadini, in ambienti non protetti, con gravi implicazioni anche sul piano della sicurezza.

Un nuovo incontro è previsto tra due settimane, come dichiarato dagli stessi sindacati: «C’è urgenza e il sindaco si è impegnato ad attivarsi con i dirigenti per dare una svolta».

Tuttavia, sul fronte delle dotazioni, i tempi sembrano più incerti. «Dal Comando ci hanno riferito di aver avviato un inventario delle divise, ma i tempi si stanno allungando troppo», evidenziano i dirigenti Csa. Anche con risorse disponibili, molti agenti lavorano ancora con divise incomplete o addirittura acquistate di tasca propria, un problema che incide anche sulla percezione di autorevolezza degli operatori, specialmente tra le nuove leve.

Un ulteriore allarme riguarda il servizio guardaboschi, sempre più a rischio per via della drastica carenza di personale. Attualmente, sarebbero solo uno o due gli operatori attivi, prossimi alla pensione. In questo contesto, il sindaco avrebbe riconosciuto la necessità di nuove assunzioni, indicando l’urgenza di formare e inserire almeno due o tre nuove figure professionali.

Infine, i rappresentanti dei lavoratori lanciano un appello: «Diamo atto al sindaco di aver preso a cuore alcune problematiche, ma servono azioni concrete e in tempi rapidi, per rispetto del personale e del ruolo che svolge ogni giorno sul territorio».

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