Una class action a difesa dei passeggeri, per i soprusi subiti. Il comitato dei Pendolari Terni-Roma lo annuncia sui social, dopo i continui ritardi a seguito dei lavori infiniti sulla linea Alta Velocità che stanno spostando questi treni sulla linea normale, con conseguenti stop per i “regionali veloci”, anch’essi deviati sulla linea lenta.
La class action, fanno sapere in rete, coinvolgerà anche diversi altri comitati dalla Toscana, dalle Marche e dal Lazio, dove il problema è ben presente. In Toscana in sindaci della Valdichiana hanno già viaggiato con i pendolari sulla linea lenta per documentare i disagi: quelli umbri sono pronti a protestare a Roma.
Nel frattempo, Comitato Pendolari Roma-Firenze – NOVA Orvieto – PrometeOrvieto – Abitare Orvieto – CTS – Cittadinanza Territorio Sviluppo – Comitato Orvietano per la Salute Pubblica in una nota, rispondono alla presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, la quale sottolineato il afforzamento del trasporto pubblico in vista del Giubileo 2025: “Le sue dichiarazioni ci lasciano basiti – dicono – che la soluzione dei problemi dei trasporti umbri, in particolare quelli della tratta Roma Firenze, siano le risorse stanziate per il Giubileo è una presa in giro”
I firmatari della nota parlano di strategie di lungo periodo del settore dei trasporti che non tengono conto “della rilevanza per l’habitat socio-economico di un efficace e efficiente servizio di trasporto che va al di là della mera logica commerciale”. E criticano Trenitalia che parla di “arricchimento dell’offerta ferroviaria”: “Sarebbe troppo facile definire arricchimento un servizio sostitutivo a tempo, la cui unica garanzia è riportare a Orvieto le persone il cui treno è stato soppresso con l’entrata in vigore dell’orario estivo. In secundis, il governo regionale che per bocca della Presidente Proietti, ha annunciato un prolungamento serale della Linea A che collega Piazza Cahen a Piazza del Duomo”, scrivono.
Accuse di demagogia verso la Regione “che nega l’evidenza: i problemi non sono temporanei, né causati dai lavori sulla linea, ma sono diventati strutturali, come più volte evidenziato dal Coordinamento dei Comitati dei Pendolari Umbri nelle numerose note inviate a tutti i soggetti interessati e alle rappresentanze istituzionali e politiche del territorio”. Da dicembre tutti sulla linea lenta, come ricordano i pendolari, che con domanda retorica chiedono: “Cosa ce ne facciamo di nuovi collegamenti per Roma se poi ci impiegano due ore per arrivare, magari senza aria condizionata?”
“La Regione – sottolineano i firmatari – deve d far sentire la voce di tutti i territori e di assumersi il ruolo di coordinatrice di una strategia che non trasformi i disagi quotidiani in un nuovo status quo e farsi promotori di azioni concrete come la sottoscrizione del “Patto per il Territorio” promosso da più di 40 amministrazioni comunali, con Orvieto capofila”. E concludono: “Basta proclami: non continuate a offendere la nostra intelligenza”.