Lunedì mattina, un cittadino di Amelia è stato aggredito con spray orticante mentre percorreva una strada vicinale, tornando a casa. Al suo rientro, ha trovato la sua abitazione completamente messa a soqquadro. Questo episodio, accaduto il 30 giugno, è solo l’ultimo di una serie di furti e atti di vandalismo che hanno colpito il territorio Amerino negli ultimi anni, alimentando il senso di insicurezza tra i residenti.
Marco Monzi, cittadino di Amelia, ha deciso di reagire a questa situazione, lanciando una petizione online per chiedere alle istituzioni locali e regionali l’installazione di un sistema di videosorveglianza che copra l’intero comprensorio. “Siamo stanchi di vivere nella paura”, ha dichiarato Monzi, che ha sottolineato come la situazione di insicurezza stia diventando insostenibile. “Visti i continui furti, le aggressioni e l’intollerabile situazione che vivono i cittadini, è giunto il momento di un intervento deciso”, ha aggiunto.
La petizione, che è online da soli due giorni, ha già raccolto 121 firme e chiede alle autorità locali, tra cui il sindaco di Amelia Avio Proietti Scorsoni, il presidente della provincia di Terni Stefano Bandecchi e la presidente della Regione Stefania Proietti, di installare un sistema di videosorveglianza pubblico e efficiente in tutto il territorio comunale. Il sistema dovrà essere dotato di tecnologia per il riconoscimento degli autoveicoli, in stretta collaborazione con le forze dell’ordine. Inoltre, la petizione sollecita un potenziamento delle forze dell’ordine sul territorio, chiedendo al sindaco di farsi portavoce con il prefetto di Terni e con il ministero dell’Interno per una rapida risposta alla crescente preoccupazione dei cittadini.
Furti, aggressioni e vandalismo sono ormai all’ordine del giorno nel territorio di Amelia, con numerosi residenti che si sono lamentati sui social per la crescente criminalità. Alcuni hanno proposto di organizzare ronde di quartiere per cercare di contrastare il fenomeno in modo autonomo, ma la maggior parte dei cittadini ritiene che le risposte siano insufficienti. “Le segnalazioni non sono abbastanza, e la situazione sta diventando insostenibile”, ha aggiunto Monzi, sottolineando come la petizione sia nata proprio dalla necessità di una risposta istituzionale forte.
L’aggressione dello scorso lunedì, infatti, sembra essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, spingendo Monzi a intraprendere questa iniziativa per cercare di risolvere il problema della sicurezza nel territorio di Amelia.