**È stato ufficialmente sottoscritto il 25 luglio, presso il Salone d’Onore di Palazzo Donini, l’**Accordo regionale per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità attraverso le cooperative sociali di tipo B. Con questa firma, l’Umbria colma un ritardo normativo e avvia l’applicazione dell’articolo 14 del Decreto Legislativo 276 del 2003, noto come Legge Biagi.
Il nuovo strumento legislativo consente alle imprese di assolvere parte degli obblighi di assunzione di lavoratori con disabilità, affidando commesse di lavoro a cooperative sociali specializzate, che impiegano persone con difficoltà di accesso al mercato occupazionale. Le cooperative di tipo B, infatti, operano con la finalità primaria di offrire un lavoro retribuito e dignitoso a soggetti svantaggiati, contribuendo a un’inclusione sociale effettiva e sostenibile.
La firma dell’accordo vede come attori principali la presidente della Regione, Stefania Proietti, l’assessore al Lavoro Francesco De Rebotti, l’Arpal, i sindacati, le rappresentanze datoriali e le associazioni del Terzo Settore, inclusi i gruppi che tutelano i diritti delle persone con disabilità.
“Per l’Umbria questo non è solo un adeguamento normativo, ma un vero cambio di passo culturale”, ha dichiarato Proietti. La presidente ha anche evidenziato l’intenzione di estendere l’esperienza della vita autonoma, prevista dalla Carta di Solfagnano, anche alla provincia di Terni, sottolineando come l’inserimento nel mondo del lavoro rappresenti un beneficio non solo per i diretti interessati, ma per l’intera collettività.
L’assessore De Rebotti ha riconosciuto che l’Umbria è l’ultima regione italiana ad attuare il meccanismo previsto dall’articolo 14, ma ha ribadito l’impegno dell’amministrazione a colmare la lacuna con un approccio partecipato e condiviso, ascoltando le esigenze delle famiglie e delle persone coinvolte. “Il lavoro non termina con la firma dell’accordo”, ha spiegato, “ma continuerà con aggiornamenti e integrazioni che saranno presto ufficializzati con un addendum”.
Massimo Rolla, garante regionale per i diritti delle persone con disabilità, ha illustrato il funzionamento operativo dello strumento: le persone con disabilità verranno assunte direttamente dalle cooperative, che riceveranno incarichi lavorativi da parte delle aziende. In questo modo, la persona è inclusa, la cooperativa svolge la propria funzione sociale ed economica e l’impresa committente adempie agli obblighi normativi. Tuttavia, Rolla ha ricordato che una vera svolta potrà arrivare solo con una riforma organica della legge 68/1999, attualmente in fase di revisione a livello ministeriale.
Anche la Cisl Umbria ha espresso soddisfazione per la firma dell’accordo, sottolineando come questo strumento consenta lo sviluppo delle competenze professionali delle persone con disabilità, favorendone l’integrazione nel ciclo produttivo delle imprese. Secondo il sindacato, la convenzione non è solo un’opportunità lavorativa, ma un mezzo per dare voce a chi per troppo tempo è rimasto ai margini, contribuendo al miglioramento della qualità della vita.
Il lavoro viene dunque riconosciuto come uno strumento essenziale per garantire autonomia, dignità e piena partecipazione sociale alle persone con disabilità. L’inclusione lavorativa non è solo una questione di occupazione, ma rappresenta una leva fondamentale per lo sviluppo delle relazioni sociali, della fiducia in sé stessi e della realizzazione personale.