Perché questa due giorni di confronto è così importante?
Perché stiamo parlando di un problema molto serio. Ma oggi, grazie al lavoro fatto, ci sono proposte concrete sul tavolo. Ora bisogna dargli gambe. Serve coesione: istituzionale, politica, sociale. Solo così si possono raggiungere risultati. Ieri e oggi ho percepito la volontà di unire le forze.
Qual è il quadro che emerge per l’Umbria, secondo Confartigianato?
Abbiamo realizzato un piccolo sondaggio regionale: l’Umbria è l’anello debole del Centro Italia sul piano ferroviario. Meno offerta, treni più vecchi, minore copertura per abitante rispetto a Marche e Toscana. Gli investimenti in corso sono positivi, ma serve accelerare e definire una strategia integrata per colmare questo ritardo infrastrutturale.
Qual è il ruolo di Terni in questo contesto?
Terni è una cerniera con il bacino romano. Abbiamo già lavorato a un progetto per promuovere la città in quell’area, in collaborazione con le associazioni locali. Lo abbiamo presentato al sindaco Bandecchi e al tavolo comunale su commercio e artigianato. Ma oggi il rallentamento della linea ferroviaria è un freno enorme a quella visione. Come si può promuovere Terni a Roma, se raggiungerla diventa un ostacolo?
In che modo Terni può diventare attrattiva?
Anche grazie al lavoro da remoto. Chi lavora a Roma può vivere qui: Terni è accessibile sul piano immobiliare, è tranquilla e ben posizionata. Ma bisogna garantirgli infrastrutture adeguate, materiali e immateriali. Il treno è fondamentale, ma servono anche connessioni digitali e servizi. Attraverso questo, possiamo attrarre persone e imprese. E attrarre imprese significa rendere vitali le aree artigianali, modernizzarle, curarle.
Cosa auspica come associazione di categoria?
Che si mantenga alta l’attenzione sull’emergenza ferroviaria, ma anche che si guardi oltre. Immaginiamo una Terni senza più questo problema: come possiamo promuoverla? Come possiamo renderla attrattiva per cittadini, studenti, imprenditori? Su questo Confartigianato c’è e ci sarà. Lavorando insieme, possiamo davvero trasformare un limite in una nuova opportunità di crescita.