La sanità nell’Umbria meridionale è di nuovo al centro della scena politica. Il 25 agosto 2025 è in programma un incontro cruciale tra il sindaco di Terni e presidente della Provincia, Stefano Bandecchi, e la presidente della Regione, Stefania Proietti, per sciogliere i nodi legati alla costruzione del nuovo ospedale di Terni. Il progetto, cavallo di battaglia in campagna elettorale, è stato momentaneamente sospeso dalla Regione, che ha affidato alla Terza Commissione consiliare dell’Assemblea legislativa il compito di elaborare una proposta condivisa.
Il rinvio ha generato tensioni, alimentate anche dalle divisioni interne al centrosinistra. Bandecchi, in segno di protesta, ha bloccato la strada di collegamento tra il nuovo ospedale di Narni-Amelia e la viabilità provinciale, dichiarando che non rimetterà il tema all’ordine del giorno fino a quando la governatrice Proietti e la direttrice sanitaria Daniela Donetti non chiariranno la strategia per Terni.
Sul tavolo, oltre alla localizzazione — tra le aree di Maratta e Colle Obito — c’è il tema cruciale del finanziamento. Due le ipotesi in gioco: utilizzo dei fondi Inail, stimati tra 180 e 200 milioni di euro, per coprire una parte dell’investimento; inanziamento totalmente pubblico, come auspicato da Bandecchi, che propone di recuperare il progetto del consorzio Salc-ABP Nocivelli, già elaborato in passato e accantonato con la fine del project financing.
Secondo le stime, per realizzare una struttura da 600 posti letto servirebbero circa 600 milioni di euro. Bandecchi sostiene che solo un investimento integralmente pubblico possa garantire tempi rapidi e trasparenza nella realizzazione di un ospedale moderno e funzionale.
L’appuntamento del 25 agosto potrebbe rivelarsi decisivo per la giunta Proietti, chiamata a indicare una direzione chiara in una vicenda che, tra rinvii e contrasti politici, ha visto il progetto del nuovo ospedale scivolare in fondo alle priorità regionali.