Violentò la compagna, niente permesso di soggiorno: rimpatriato

Espulso cittadino ivoriano a Terni dopo condanna per violenza sessuale: la decisione della Questura dopo quella dell'ufficio immigrazione

Il personale dell’ufficio immigrazione della questura di Terni ha dato attuazione a un provvedimento di accompagnamento presso un Centro di permanenza per il rimpatrio nei confronti di un cittadino ivoriano. L’uomo, già condannato in via definitiva a tre anni e sei mesi di reclusione per violenza sessuale aggravata dall’abuso di relazione domestica, aveva recentemente terminato di scontare la pena.

Secondo quanto reso noto dalla questura, i fatti risalgono a un episodio in cui la vittima, connazionale dell’aggressore, si trovava come ospite nell’abitazione della madre dell’uomo. La condotta è stata giudicata particolarmente grave in virtù del contesto di fiducia violato.

Dopo aver concluso la detenzione, l’interessato aveva presentato richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi familiari, motivando l’istanza con la cittadinanza italiana acquisita dalla madre. Tuttavia, l’ufficio immigrazione – guidato dal sostituto commissario Massimiliano Ruggeri – ha valutato i precedenti e la gravità del reato, respingendo la domanda.

La decisione di procedere all’espulsione è stata presa dopo un’attenta analisi della documentazione e della pericolosità sociale del soggetto. Contestualmente, sono state avviate le procedure necessarie per il rimpatrio nel Paese d’origine, in esecuzione delle disposizioni previste per i cittadini stranieri che abbiano commesso reati gravi.

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