L’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni ha guadagnato visibilità nazionale grazie alla partecipazione del dottor Andrea Sanapo al Corso di Alta formazione in Terapia del Dolore, svoltosi recentemente a Napoli. L’evento rappresenta uno degli appuntamenti più rilevanti in Italia per la trattazione delle tematiche legate al dolore acuto e cronico, affrontate sia da un punto di vista scientifico che clinico, con un’attenzione particolare alle ultime evidenze in ambito farmacologico e non farmacologico.
Approccio multidisciplinare al dolore
Il congresso, intitolato “Landscapes of Pain”, ha messo al centro della discussione la complessità della percezione e della genesi del dolore. L’obiettivo era quello di mappare territori clinici e fisiopatologici ancora in fase di esplorazione, proponendo un approccio multidimensionale alla sofferenza fisica.
Il dottor Andrea Sanapo, in rappresentanza della Struttura Complessa di Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva del nosocomio ternano, ha presentato una relazione all’interno della sessione dedicata alla terapia multimodale del dolore reversibile e irreversibile. Il suo intervento, dal titolo “Inflammatory Pain”, ha illustrato le strategie più aggiornate per il trattamento del dolore infiammatorio, considerato il fattore scatenante primario in molte condizioni dolorose e decisivo nell’eventuale transizione verso forme croniche.
I rischi dei FANS e le nuove frontiere terapeutiche
Durante il suo intervento, il dottor Sanapo ha fornito una rilettura critica dell’uso dei FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei), tra i medicinali più prescritti a livello globale. Ha sottolineato le problematiche emergenti legate alla loro somministrazione in pazienti con patologie croniche concomitanti, evidenziando l’importanza di un uso più consapevole e personalizzato di questi farmaci.
Ma la vera innovazione portata dal medico ternano riguarda il contributo dell’équipe del Santa Maria alla medicina rigenerativa. Il dottor Sanapo ha condiviso con i colleghi nazionali l’esperienza in corso a Terni, che prevede lo studio del prelievo di cellule mesenchimo-stromali dal tessuto adiposo addominale per la somministrazione intrarticolare nel trattamento dell’osteoartrosi del ginocchio.
Verso una terapia personalizzata del dolore cronico
«Le terapie non farmacologiche – come la medicina rigenerativa, le terapie fisiche e l’approccio psicologico – rappresentano una vera rivoluzione», ha dichiarato Sanapo. Un cambiamento di paradigma che sposta il focus dal sintomo alla persona, in una logica di cura personalizzata. Tuttavia, per realizzare questo modello terapeutico, ha sottolineato il medico, è essenziale promuovere la cultura della consapevolezza sul dolore e incentivare la condivisione delle esperienze cliniche.
La partecipazione al congresso di Napoli ha quindi confermato il ruolo attivo dell’Azienda Ospedaliera di Terni nel panorama nazionale della ricerca e innovazione terapeutica sul dolore, segnando un ulteriore passo verso una sanità sempre più centrata sul paziente.