Il nuovo ospedale a Terni è una priorità, la giunta regionale di centro destra ci ha lavorato per cinque anni e adesso l’attuale amministrazione di centro sinistra cerca di metterci una pietra tombale. Prende posizione, sull’argomento, anche la sezione provinciale ternana della Lega, che attacca il Partito democratico, definito come fossilizzato nella sudditanza e nell’accondiscendenza nei confronti della presidente della Regione Stefania Proietti, quando dovrebbe prendersela proprio con la giunta regionale attuale. Attacco anche verso il segretario provinciale del Pd Pierluigi Spinelli, accusato di voler mascherare questa sudditanza con un comunicato pieno di bugie. Resta alto, dunque, l’acceso dibattito sul nuovo ospedale ternano.
L’AFFONDO. La Lega se la prende con il centro sinistra: “Lo stop imposto dalla giunta di sinistra è solo l’ennesimo schiaffo del Pd a Terni, dopo aver trascinato il Comune nel dissesto finanziario con un buco da oltre 80 milioni di euro, costringendo ad aumentare al massimo le imposte comunali. Ora, con il nuovo governo regionale, famiglie, lavoratori e imprese subiscono ulteriori aumenti di tasse e vedono le liste d’attesa in sanità raddoppiate rispetto a quando governava il centrodestra“. Tuona contro la presidente della Regione: “Tutti abbiamo ascoltato le sue parole nella sua passerella elettorale al Parco Cardeto, durante la quale ha ammesso chiaramente che la Regione intende mettere una pietra tombale sul progetto del nuovo ospedale di Terni, cancellando anni di lavoro della giunta di centrodestra per inseguire visioni irrealizzabili, dai tempi biblici e dai costi insostenibili. Una follia, una presa in giro ai danni dei cittadini“. La Lega definisce il nuovo ospedale a Terni come “un’opera necessaria, da realizzare con serietà, progettualità concreta e risposte immediate alle esigenze del territorio, non con gli slogan da campagna elettorale di chi, dopo anni di immobilismo e disastri, pretende ancora di dare lezioni“. Tornando alle parole di Spinelli, la Lega afferma: “Dimentica, o finge di dimenticare, che a governare l’Umbria per oltre cinquant’anni è stata proprio quella sinistra che ha chiuso ospedali in tutta la regione, marginalizzato Terni e lasciato marcire in un cassetto qualsiasi ipotesi concreta di nuovo ospedale pubblico“.
