Pnrr e costruzioni, Fillea Cgil: “Meno propaganda e più sicurezza”

Conferenza stampa del sindacato: "Nel piano umbro non si fa cenno alla qualità del lavoro che verrà creato, né a come la Regione affronterà i grandi divari salariali tra l'Umbria e il resto d'Italia, che sono una delle cause dello spopolamento in atto"

Durante una conferenza stampa tenutasi il 22  Gennaio Elisabetta Masciarri, segretaria generale della Fillea Cgil Umbria, ha espresso un punto di vista critico sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nella regione Umbria. “Il PNRR è senza dubbio una grande opportunità per il nostro paese e per l’Umbria,” ha affermato Masciarri, “ma ciò che serve non sono proclami elettorali, bensì dati concreti e un maggiore coinvolgimento delle comunità e delle forze sociali.”

L’evento, organizzato dalla Fillea Cgil in collaborazione con l’associazione Nuove-Rigenerazioni, ha visto Masciarri enfatizzare il ruolo cruciale del settore delle costruzioni nel PNRR, affermando che “quasi un terzo del finanziamento totale è destinato a questo settore.” Ha evidenziato l’importanza del dialogo con le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali, in particolare su temi come legalità e sicurezza sul lavoro, oltre alla gestione degli appalti pubblici. La segretaria ha espresso preoccupazione per la “liberalizzazione del subappalto e una possibile deregolamentazione accelerata per completare le opere entro il 2026”.

Masciarri ha inoltre sollevato dubbi sui dati forniti dalla Regione sull’impatto occupazionale del PNRR, sottolineando che “non si fa cenno alla qualità del lavoro che verrà creato, né a come la Regione affronterà i grandi divari salariali tra l’Umbria e il resto d’Italia, che sono una delle cause dello spopolamento in atto”.

Augusto Paolucci, presidente di Nuove Rigenerazioni, e Lucio Caporizzi, del comitato scientifico dell’associazione, hanno partecipato alla conferenza stampa. Caporizzi ha evidenziato le “evidenti contraddizioni” tra le dichiarazioni della Regione e i dati ufficiali, affermando: “La presidente Tesei ha parlato di 5,2 miliardi di euro ottenuti dall’Umbria, ma la realtà è che la maggior parte di questi fondi sono destinati a grandi aziende pubbliche nazionali per progetti interregionali.”

Infine, Paolucci ha annunciato l’intenzione di istituire un osservatorio per monitorare l’attuazione del PNRR in Umbria, con l’obiettivo di “assicurare che i fondi siano spesi in modo sostenibile e producano effetti positivi tangibili sul territorio.”

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