Il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, si trova al centro di un’indagine giudiziaria per presunte dichiarazioni diffamatorie rivolte contro Luca Coletto, assessore regionale alla sanità. Le accuse emergono in seguito a una dettagliata segnalazione da parte della Procura di Terni, che ha concluso le indagini riguardanti eventi datati 14 novembre 2022. Questi fatti si sono verificati nel contesto dell’annuncio della candidatura di Bandecchi a sindaco e sono strettamente legati alla decisione di Palazzo Donini di non approvare il progetto per la costruzione di una clinica privata vicino al futuro stadio Liberati di Terni. Bandecchi ha più volte sottolineato come tale rifiuto abbia influito sulla sua decisione di entrare in lizza per le elezioni amministrative del 2023.
Secondo quanto riportato da Il Messaggero Umbria, la base dell’accusa di diffamazione risiede in commenti fatti da Bandecchi durante una conferenza stampa. L’evento, focalizzato sullo sviluppo del nuovo stadio comunale promosso dalla Ternana Calcio, società della quale Bandecchi era rappresentante legale, è stato trasmesso anche su YouTube e sul canale ONTV sotto il titolo “Bandecchi durissimo contro la Regione Umbria”. Durante tale conferenza, Bandecchi avrebbe espresso giudizi severi nei confronti dell’assessore Coletto, indicato come diretto responsabile del parere contrario alla realizzazione della clinica proposta dalla società calcistica. Queste dichiarazioni sono ora al centro dell’indagine per diffamazione avviata dalla magistratura.
Tra le frasi incriminate: “Le angherie della Regione, una regione dove ci sono stati venticinque pareri positivi e uno negativo, di uno che arriva dal Veneto e non ha mai lavorato un giorno in tutta la sua vita“, ma anche “Salvini mi conosce, però di fatto non può mettermi gli uomini che non hanno la più pallida idea di che cosa stanno facendo.” e “…la Regione ha fatto una supercazzola. Lo stesso assessore Coletto gli hanno fatto scrivere che per bocca dell’assessore Coletto lui riguarderà tutta la sanità in Umbria. Ma quante figure da stupido può fare l’assessore Coletto, assumendomi ogni responsabilità di quello che ho detto. Ci sono dei dati e sono precisi, se vuole parlare di politica, parliamo, se vuole parlare d’impresa, parliamo, se vuole fare il furbo da bar deve stare attento perché nel bar ci andiamo tutti”.
