Fim Cisl Terni, le sfide sul tavolo: hard to abate, accordo di programma e infortuni

Le questioni calde in una riunione del direttivo del sindacato, alla presenza del segretario Cisl Marcelli. La dicarica di Valle è ancora una delle questioni irrisolte e si chiede una strategia nazionale per la sicurezza

Il 26 febbraio si è tenuto un  incontro del Coordinamento di Terni della Fim Cisl Umbria, alla presenza di Simone Liti, Segretario Generale della Fim Cisl Umbria, e Riccardo Marcelli, Segretario regionale Cisl Umbria. Emilio Trotti, Segretario regionale della Fim Cisl Umbria, ha introdotto l’assemblea focalizzandosi sull’Accordo di Programma con Arvedi Acciai Speciali Terni, lodando l’azienda per le prime assunzioni effettuate tra i lavoratori di Tct.

Nonostante la soddisfazione per questi primi passi, è stata evidenziata la necessità di accelerare la firma dell’accordo per dare il via al piano industriale. In tale contesto, si è sollecitata una riunione ministeriale per discutere i dettagli e avanzare nel progetto. Il coordinamento ha posto l’accento sulla misura Hard to Abate dell’Unione Europea, che favorisce la transizione verso l’uso dell’idrogeno, sottolineando però l’urgenza di risolvere la problematica della discarica locale e la necessità di abbattere i costi energetici per mantenere competitive le imprese italiane.

L’incontro ha anche trattato il tema della transizione nel settore automotive e l’implicazione per l’industria locale, evidenziando le preoccupazioni per i posti di lavoro a rischio con l’avvento dell’elettrico. È stata sottolineata l’importanza di introdurre nuove lavorazioni a Terni per affrontare questa transizione.

Il coordinamento ha inoltre apprezzato le proposte avanzate per il rinnovo del CCNL Federmeccanica/Assistal, puntando a miglioramenti salariali, estensione della copertura economica, riduzione dell’orario di lavoro e rafforzamento del welfare, tra gli altri obiettivi. Un minuto di silenzio è stato osservato in memoria delle vittime degli incidenti sul lavoro, ribadendo l’importanza di affrontare con urgenza le questioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

La riunione si è conclusa con l’impegno a promuovere una “strategia nazionale” per la prevenzione degli infortuni e malattie professionali, chiedendo un patto di responsabilità che coinvolga governo, istituzioni e parti sociali.

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