Mercoledì, davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Terni Barbara Di Giovannantonio, si è svolta un’udienza chiave per il processo legato ad un’operazione di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti che ha interessato la zona di Stroncone, in provincia di Terni. Protagonisti del procedimento, due giovani di origini marocchine di 30 e 29 anni, arrestati nel 2022 dai carabinieri della locale stazione per traffico di droga.
Il trentenne, attualmente detenuto nel carcere di Viterbo, ha ricevuto una condanna a quattro anni e quattro mesi di reclusione, sentenza emessa attraverso il rito del giudizio abbreviato. A suo carico, l’accusa di aver distribuito, nei primi mesi del 2022, centinaia di dosi di cocaina. Il modus operandi degli imputati prevedeva che i clienti, in gran parte provenienti da Terni, si recassero a Stroncone per l’acquisto dello stupefacente.
Gli inquirenti hanno delineato un quadro dell’attività di spaccio gestita dai due giovani, capace di generare migliaia di euro di guadagni. Grazie a un’intensa attività investigativa, è stato possibile identificare decine di acquirenti e raccogliere le prove necessarie per procedere agli arresti, su autorizzazione dell’autorità giudiziaria.
La sentenza di condanna rappresenta il primo risultato concreto di questo processo, mentre per il secondo imputato si prospetta un’attesa ulteriore. Un cambiamento nell’assetto difensivo ha richiesto la “posizione stralciata per procedere ad una nuova notifica degli atti” dopo la sostituzione dell’avvocato difensore, prolungando così i tempi per una conclusione definitiva del caso.