Riapre per Pasqua la strada Cesi-Sant’Erasmo

La storica via tra Cesi e sant’Erasmo riapre in vista delle festività pasquali, dopo un intervento complessivo di 800mila euro finanziato dal PNRR

La città di Terni si prepara a celebrare la riapertura della strada che collega Cesi a sant’Erasmo, una mossa cruciale per consentire ai cittadini di godere del sito naturalistico durante le imminenti festività pasquali. Questa infrastruttura, fondamentale per la vita locale, riaprirà giovedì 28 marzo alle ore 11, come annunciato da Giovanni Maggi, assessore ai lavori pubblici del Comune di Terni.

Il progetto, del valore di 800mila euro, rappresenta una pietra miliare nella strategia di rinnovamento urbano e infrastrutturale della regione, segnando il primo completamento nell’ambito del progetto PNRR Cesi-Porta dell’Umbria. Le operazioni hanno interessato un tratto di circa 3 km, partendo dall’abitato di Cesi fino alla zona del campo di tiro a volo, con un significativo impatto sia per gli aspetti ambientali che per quelli naturalistici della zona.

L’intervento ha visto la sistemazione del tratto stradale in asfalto, con particolare attenzione al recupero degli strati fondali e all’integrazione dei sistemi idraulici. La strada è stata potenziata con barriere di protezione laterale in acciaio corten, e una pavimentazione innovativa in conglomerato bituminoso modificato con polimeri, che garantisce una maggiore resistenza meccanica. Queste scelte tecnologiche non solo migliorano la sicurezza, ma si inseriscono armoniosamente nell’ambiente circostante.

Maggi sottolinea la complessità del lavoro a causa dei vincoli ambientali e naturalistici, nonché della carenza di personale. Nonostante ciò, i tecnici comunali e l’impresa esecutrice Asfalterni di Terni hanno lavorato con grande professionalità e tempestività, raggiungendo pienamente gli obiettivi prefissati, anche in termini di tempi di esecuzione. Questo è un esempio lampante di come la collaborazione e l’efficienza possano portare a risultati eccellenti, valorizzando non solo l’infrastruttura ma anche l’impegno e la dedizione dei lavoratori coinvolti.

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