La figura di Tina Anselmi come pioniera delle battaglie per il miglioramento femminile, partita dal sindacato tessili per arrivare alla Cisl e al Parlamento con la Dc, con il culmine di essere stata la prima donna ministro della storia italiana (al Lavoro, nel Governo Andreotti III nel 1978 e poi della sanità, nel successivo Governo Andreotti).
Una vita per le donne, come il libro dello storico Mauro Pitteri presentato giovedì pomeriggio alla biblioteca del Clt, in un evento organizzato dalla Fnp Cisl pensionati di Terni e della Cisl Umbria.
Ad introdurre i lavori, moderati dal segretario regionale Cisl Riccardo Marcelli, Paolo Conti, segretario della Fnp Cisl. Presenti anche, sempre dalla Cisl il segretario generale umbro Angelo Manzotti e i segretari nazionali di scuola e Fnp Ivana Barbacci e Luigi Fabiani; l’assessore alla scuola e al welfare Viviana Altamura, la presidente dell’azione cattolica diocesana Rita Pileri e l’ex senatore Pierluigi Castellani.
“Le battaglie di Tina Anselmi sono un modello ancora per noi tutti – ha spiegato Conti nel suo intervento – ed è dalle sue sfide che prendono le mosse le numerose azioni per il raggiungimento della parità”.
Parlando a Terni Tomorrow, Pitteri sottolinea la tenacia della Anselmi: “Ha cominciato a lottare per gli ideali in cui credeva sin da giovanissima. Personalmente mi sono concentrato sulla questione femminile e sui disegni di legge che lei ha prodotto per migliorare la condizione delle donne, ben prima di diventare deputata. A che punto siamo? Molto è stato fatto, ma tanto c’è ancora da fare. Per esempio una legge sugli asili nido. E sui salari siamo lontani: manca ancora un vero cambiamento culturale”.