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Luminari del Bauhaus: enfasi su Margarete Heymann e il ruolo delle donne

Esplorando la rivoluzione artistica e culturale al Bauhaus con una mostra imponente di opere femminili

Il Caos ha inaugurato ieri, 19 aprile, una mostra straordinaria che illumina le figure femminili del Bauhaus, concentrando particolare attenzione su Margarete Heymann. Questo evento rappresenta un importante riconoscimento delle pioniere artistiche, con una collezione di oltre 150 opere che spaziano da ceramiche, a manufatti in metallo e tessuti dell’era Bauhaus, oltre a riedizioni esemplari dei suoi maestri. In aggiunta, sono in esposizione alcune litografie di Vasilij Kandinskij, parte della collezione permanente del museo Aurelio De Felice.

La cerimonia di apertura si è tenuta alla presenza di illustri personalità locali, tra cui Carlo Terrosi, presidente della Cooperativa Le Macchine Celibi, l’assessore alla Cultura Michela Bordoni, Chiara Ronchini, coordinatrice del polo, e Roberto Terrosi, ex professore di estetica all’Università di Sendai. La mostra sarà accessibile al pubblico da oggi, 20 aprile, fino all’1 dicembre, aprendo le porte da giovedì a domenica, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00.

Sono previste visite guidate specifiche e attività dedicate ai più giovani, chiamate Bauwow, per sottolineare l’impegno del museo nell’educazione artistica e culturale delle nuove generazioni.

L’obiettivo della mostra è duplice: celebrare l’ingresso delle donne in una delle prime scuole d’arte aperte al sesso femminile, che ha marcato un’epoca di grandi speranze e aspirazioni femminili, e rendere omaggio a Margarete Heymann, un’artista talentuosa la cui carriera fu ostacolata da pregiudizi razziali. Questo evento non solo evidenzia l’influenza femminile nell’arte moderna, ma offre anche una riflessione sulla storia e sul cambiamento sociale attraverso l’espressione artistica.

Durante l’inaugurazione, Michela Bordoni ha esaltato la mostra come un simbolo di libertà e progresso culturale, mentre Carlo Terrosi ha messo in luce il contesto storico del movimento Bauhaus e l’importanza dell’accesso delle donne all’arte accademica. Roberto Terrosi ha sottolineato l’aspetto funzionale dell’arte nel superare gli ideali trascendentali e Chiara Ronchini ha enfatizzato il valore educativo della mostra, che aspira a coinvolgere e ispirare studenti e visitatori di tutte le età. Infine, è stata evidenziata la crescente partecipazione del pubblico non solo alla mostra ma anche a una varietà di attività interattive promosse dal Caos, rafforzando il legame tra arte, educazione e comunità.

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