Il pino secolare di Largo Villa Glori verrà abbattuto: “Rischio crollo”. Insorge Alleanza Verdi Sinistra

Secondo i tecnici del Comune, la zona ad alta densità di traffico pedonale rende impossibile la permanenza della pianta che potrebbe cadere. Ma Avs rilancia: "Si tutela così l'ambiente?"

Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, ha firmato l’ordinanza per l’abbattimento del pino storico situato in Largo Villa Glori (foto TeleGalileo). La decisione è stata presa per motivi di sicurezza, dopo che le valutazioni degli esperti hanno confermato l’impossibilità di garantire interventi alternativi all’abbattimento.

Secondo i tecnici comunali, l’area è considerata altamente vulnerabile a causa della frequente presenza di persone, esercizi commerciali e edifici circostanti. Il rischio legato alla permanenza dell’albero è stato ritenuto elevato, e un suo possibile schianto potrebbe causare gravi danni.

Nonostante le richieste di valutare soluzioni alternative, come la realizzazione di una statua a sostegno del pino, la decisione è stata quindi inevitabile. L’ordinanza prevede anche la rimozione della ceppaia per permettere la piantumazione di un nuovo albero, la cui specie sarà concordata con gli uffici comunali. Un’ordinanza emessa quindi per motivi di sicurezza, che diventa tuttavia motivo di scontro politico.

La decisione ha suscitato critiche, in particolare da parte di Europa Verde e Alleanza Verdi Sinistra. Francesca Arca e Gianfranco Mascia, co-portavoce rispettivamente di Europa Verde Terni e Umbria, hanno espresso disappunto in una nota congiunta. “Un altro pino da abbattere a Terni, stavolta l’unico rimasto in Largo Villa Glori,” lamentano, ricordando che nel 2018 l’area era stata riqualificata per proteggere l’albero.

“C’è una nuova perizia che decreta la pericolosità del pino,” continuano Arca e Mascia, “ma si tratta davvero di un eccesso di prudenza?”. I rappresentanti di Europa Verde sottolineano come gli interventi del 2018, in particolare i soldi spesi per creare aiuola e innaffiatura automatica, risulteranno quindi buttati. E concludono: “La salute del Pianeta e la sua protezione dalla crisi climatica dovrebbero essere le due prioritá di qualsiasi amministrazione ma, a quanto pare, non certo del Comune di Terni”

 

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