Gnagnarini (IV): “Orvieto pattumiera dell’Umbria e dimenticata dal piano regionale sanità”

Affondo del coordinatore regionale dei renziani, nativo proprio della Rupe in vista delle regionali: "Paghiamo anche la manutenzione della funicolare, senza alcuna controparte regionale"

Italia Viva Umbria va all’attacco della Regione e lo fa partendo da Orvieto. Tema caro, del resto, al coordinatore del partito Massimo Gnagnarini, che sotto la Rupe vive e che della città è stato anche assessore.

Gnagnarini ha evidenziato come Orvieto sia stata fortemente penalizzata dai tre principali strumenti di programmazione varati dall’attuale giunta regionale: il Piano Trasporti Pubblici (TPL), il Piano Regionale Rifiuti (PRR) e il Piano Sanitario Regionale (PSR).

Primo tema, la funicolare di Orvieto, di proprietà comunale: ” è l’unico asset in attivo del sistema regionale dei trasporti dove la sua manutenzione straordinaria, per milioni di euro, è ancora in capo al bilancio cittadino ovvero al portafoglio degli orvietani senza alcuna contropartita da parte della Regione quale ad esempio la presa in carico del trasporto scolastico come avviene in altri territori”, sottolinea.

Secondo tema, la discarica de Le Crete: “Orvieto- scrive Gnagnarini- è stata designata dal Piano regionale dei rfiuti come la “pattumiera” dell’Umbria, con la discarica “Le Crete” destinata ad accogliere le 30-40mila tonnellate annue di rifiuti residuali, anche dopo il 2030. Gnagnarini ha definito questa situazione come una “bomba ecologica ai piedi del Duomo”, con grave impatto ambientale che questo comporta per la città”.

Poi la sanità: “Il piano regionale della sanità – prosegue l’esponente di IV – ha cancellato il Distretto Sanitario di Orvieto, lasciando il territorio senza un presidio sanitario adeguato e umiliando l’ospedale cittadino. Gnagnarini ha descritto questa decisione come una desertificazione della sanità locale, con conseguenze gravi per i residenti”.

Con le elezioni per il rinnovo dell’Assemblea regionale ormai alle porte, Gnagnarini sottolinea l’importanza di scegliere rappresentanti che non solo difendano gli interessi di Orvieto, ma che abbiano anche una solida base politica e relazioni in tutta l’Umbria. “La conformazione del collegio unico regionale, che va da San Giustino a Otricoli, rappresenta infatti un ostacolo per l’elezione di rappresentanti locali, rendendo necessario il supporto di candidati con una visione ampia e radicata”, spiega.

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