L’associazione Astrolabio di Collescipoli torna a farsi sentire per chiedere il rispetto delle bellezze architettoniche del territorio. In questo caso nel mirino c’è la chiesa altomedievale di Santo Stefano sita all’interno del locale cimitero.
Si tratta di una chiesa romanica risalente al 1089, unico caso conosciuto di chiesa sulla cui facciata è presente una iscrizione in travertino del rogito notarile che documenta la donazione dell’edificio. All’interno sono presenti importanti affreschi del maestro di Narni del 1409: “Per salvarla dall’abbandono – scrive l’assocazione – anche visto che negli anni 70 era stata rubata la campana medioevale, negli anni 80 abbiamo combattuto contro la burocrazia per farli restaurare.Tuttora, i volontari di Collescipoli provvedono periodicamente a manutenere le porte della Chiesa e il cancello ottocentesco del cimitero antistante la chiesa. Il Comune, invece, nonostante nostre sollecitazioni, non ha ancora realizzato l’illuminazione e il sistema di vigilanza.Ora la chiesa è nuovamente sottoposta a rischi enormi per la sua conservazione”.
Un j’accuse molto forte verso Palazzo Spada: “Il Comune non ha rinnovato la convenzione con l’istituto di vigilanza che garantiva il controllo delle aperture e dunque il cimitero e la chiesa rimangono aperti giorno e notte, alla mercé di qualsiasi malintenzionato che vogli derubare o arrecare danni a questo monumento unico, oltre che alle sepolture del cimitero. Abbiamo avuto notizia che, di notte, alcune persone sono state viste aggirarsi nel cimitero e entrare nella chiesa senza alcun controllo”.
Da qui la richiesta: “Forse i politici e l’amministrazione del comune ignorano l’enorme valore storico e culturale del monumento che dovrebbero valorizzare e custodire. Bisogna intervenire in tempi brevissimi”