Elisoccorso dell’ospedale già fermo: “Fretta per le passerelle, non per legge su Polizia Locale”

Dura nota dell'associazione polizia locale d'Italia dopo la notizia dell'incredibile stop della struttura appena inaugurata, alla presenza anche dell'assessore Melasecche

Nemmeno una settimana dall’inaugurazione con tutti i vertici della regione schierati in pompa magna che la nuova elisuperficie dell’ospedale di Terni diventa già fonte di polemiche. La nuova struttura infatti, non è ancora utilizzabile e così proprio l’altro giorno, un paziente soccorso in elicottero a Montebibico di Spoleto è stato trasferito da “Nibbio” e Perugia. Un altro di Avigliano, punto da imenotteri, è stato portato all’ospedale di Terni in ambulanza.

La struttura di Terni invece è lì che giace, chiusa, in attesa che qualcuno si prenda la briga di inserirla nell’elenco delle elisuperfici italiane, carenza che verrà sanata, come ha spiegato a Il Messaggero il direttore sanitario Piero Manzi, “a breve”. Fino ad allora tempi lunghi, perché l’aviosuperficie – che resta disponibile – è molto lontana dall’ospedale.

A mettere il dito nella piaga è arrivata la sezione regionale dell’Associazione Polizia Locale d’Italia, con una nota a firma del segretario regionale Stefano Cari e del presidente umbro David Rugeri. Bersaglio la Giunta e in particolare l’assessore Melasecche, che ha anche la delega alla polizia locale: “La stessa fretta profusa nell’organizzare l’evento proprio a ridosso della campagna  elettorale regionale (con le relative limitazioni in materia di  comunicazione istituzionale e di propaganda politica), poteva essere  impiegata anche per l’approvazione della legge regionale di riforma  della Polizia Locale”, sottolineano

“Ormai però è stata fissata la data delle elezioni  regionali ed il tempo per approvarla, ahinoi, è scaduto- concludono- Ci faremo  portavoce delle istanze della nostra categoria coi nuovi inquilini di  palazzo Cesaroni con la speranza che, questa volta, vengano finalmente  riconosciute”.

Scontro politico

E mentre nel pomeriggio arrivava una nota del centrosinistra che parlava di ” “annunci e spot, inaugurazioni di strutture non ancora operative pur di gettare fumo negli occhi ai cittadini (…) Al netto delle spiegazioni di corto respiro della dirigenza dell’ospedale, sugli ostacoli della burocrazia, resta la macroscopica operazione di marketing costruita sulle spalle di chi pensava che quell’elicottero potesse realmente atterrare in ospedale. Rende l’idea della malafede della destra che prende in giro i cittadini, spacciandosi per quello che non è”, in serata è lo stesso ospedale a rispondere: “La base stessa è stata autorizzata al volo diurno da parte di Enac. Tutte le operazioni sono state portate avanti nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia.Attualmente la base è quindi abilitata al volo diurno, mentre per il volo notturno, come esposto in sede di conferenza stampa, l’abilitazione avverrà tra qualche settimana. Si ribadisce che la base del Santa Maria sarà la prima a livello regionale abilitata al volo notturno. La società di gestione dell’elisoccorso è in attesa del termine delle procedure di tipo operativo, che ovviamente non sono di competenza del Santa Maria né della regione e che nulla hanno a che vedere con l’autorizzazione della base dell’elisoccorso al volo”

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