Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia e primo ministro del governo, ha riaffermato la centralità del centrodestra in vista delle elezioni regionali umbre del 17 e 18 novembre. In un comizio a Perugia, ha sottolineato il legame della sua coalizione con i lavoratori, gli artigiani, il commercio e le famiglie, citando i risultati ottenuti dalla giunta Tesei, come la prima legge regionale sulla famiglia, finanziata con 50 milioni di euro.
“Il nostro centrodestra è radicato nella società profonda, lontano dai salotti vip e dalle lobby della sinistra radical chic”, ha dichiarato Meloni davanti a un auditorium gremito. Ha inoltre evidenziato l’importanza della compattezza politica: “Mai come negli ultimi due anni abbiamo visto un’alleanza così solida e collaborativa tra destra, centro, liberali e cattolici”.
Una sfida aperta con la sinistra
Meloni non ha risparmiato critiche agli avversari, accusando il centrosinistra di essere frammentato e timoroso di mostrare i propri simboli per evitare di perdere consensi: “Loro non si fanno vedere insieme, faranno forse un presidio domani, ma si vergognano di mostrarsi uniti”, ha affermato, strappando applausi dai sostenitori.
L’appello agli elettori umbri è chiaro: “Votare Donatella Tesei per non tornare indietro”. Meloni ha elogiato il lavoro della presidente uscente su turismo, grandi opere, PNRR e sostegno alle famiglie, sottolineando il rischio di un ritorno della sinistra: “L’Umbria non può permettersi di perdere fondi e strutture conquistati con tanto impegno”.
La manovra e il sostegno alle famiglie
Nel suo discorso, Meloni ha voluto chiarire anche le linee guida della manovra governativa: “Abbiamo approvato una manovra ispirata al buon senso: posti di lavoro, potere d’acquisto delle famiglie, e sostegno concreto per chi ha figli a carico. Una madre lavoratrice può avere ogni anno 5.600 euro in più”. Ha poi aggiunto: “La vera parità è quando una donna non deve scegliere tra carriera e maternità”.
L’attacco ai governi precedenti è stato deciso: “Hanno gettato soldi dalla finestra con operazioni come il superbonus, lasciandoci miliardi di debiti per ristrutturare le seconde case”.
Un messaggio di sfida e orgoglio
Meloni ha concluso puntando il dito contro chi, secondo lei, tifa contro l’Italia: “Hanno sperato che il nostro governo fallisse, perché per loro è meglio governare un cumulo di macerie piuttosto che restare all’opposizione in una nazione prospera”.
Dalla platea, il coro “Giorgia non mollare” è stato accolto con determinazione: “Io non mollo, noi non molliamo”. Il centrodestra si prepara così a un’importante prova elettorale, rivendicando stabilità, risultati e un legame diretto con il territorio.