Le segreterie territoriali di Filcams Cgil Terni, Uiltucs Umbria e Fisascat Cisl Umbria hanno commentato le dichiarazioni del Sindaco di Terni sul nuovo bando per la refezione scolastica, sottolineando la mancata concretizzazione della volontà di reinternalizzare il servizio. “Questa eventuale reinternalizzazione avrebbe migliorato la qualità del servizio per ragazzi e bambini, oltre a perseguire il miglioramento delle condizioni di lavoro”, hanno dichiarato i sindacati in una nota firmata da Luca Solano (Filcams), Massimiliano Ferrante (Uiltucs) e Sergio Sabatini (Fisascat).
Il sacrificio delle lavoratrici e le criticità del sistema
I sindacati hanno evidenziato l’impegno delle lavoratrici attualmente impiegate nel servizio, respingendo ogni correlazione tra eventuali criticità segnalate dal Sindaco su porzioni e qualità del cibo e il loro lavoro. “Le lavoratrici, nonostante condizioni difficili, hanno sempre dimostrato abnegazione e professionalità”, si legge nella nota.
Molte di queste dipendenti operano in condizioni precarie: “In alcuni casi, fanno 15 ore settimanali con retribuzioni molto basse, affrontano la sospensione estiva senza alcun sostegno economico e, dopo la pandemia, hanno dovuto far fronte a continue interruzioni dell’attività senza ammortizzatori sociali”.
I sindacati hanno poi criticato l’approccio della giunta comunale, spiegando che il risparmio economico richiesto “è stato ed è tuttora un sacrificio pagato dalle lavoratrici, spesso determinante per la loro sopravvivenza”.
Migliorare il lavoro per migliorare il servizio
Le segreterie sindacali hanno sottolineato l’importanza di affrontare in anticipo le problematiche legate all’appalto, definito “ad alta intensità di manodopera”, e di avviare una contrattazione preventiva per risolvere criticità come il rapporto tra addetti e bambini, da sempre sottodimensionato. “Siamo sicuri che il miglioramento delle condizioni di lavoro avrebbe contribuito anche a migliorare la qualità del servizio”, hanno affermato.
Tra le soluzioni auspicate, i sindacati hanno suggerito interventi per attenuare la problematica della sospensione estiva del lavoro, proponendo “un confronto nel merito per ragionare sui possibili interventi necessari a superare le difficoltà”.
L’appello al Governo e alle istituzioni locali
Nel documento, le segreterie hanno anche puntato il dito contro il Governo nazionale, colpevole di non aver rifinanziato l’indennità per i lavoratori part-time ciclici verticali. “Togliere questa misura ha eliminato ogni possibilità di richiedere sostegni economici per il periodo estivo, abbandonando completamente queste lavoratrici”, hanno evidenziato.
I sindacati concludono auspicando un dialogo costruttivo con l’amministrazione comunale per individuare interventi concreti che migliorino sia le condizioni lavorative che la qualità del servizio offerto agli utenti.