Teatro di Amelia candidato a Patrimonio Unesco

L’Umbria si unisce a Marche ed Emilia Romagna per valorizzare un patrimonio culturale unico

La candidatura dei teatri condominiali all’italiana situati nell’Italia centrale tra il XVIII e il XIX secolo è stata ufficialmente proposta per l’inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco. Il progetto, frutto di una collaborazione interregionale, coinvolge le Regioni Umbria, Marche ed Emilia Romagna, rappresentando una delle iniziative culturali più rilevanti degli ultimi anni.

Un progetto che abbraccia 18 teatri storici
L’iniziativa, promossa dalla Regione Marche come capofila, si estende su tre Regioni e comprende un totale di 18 teatri distribuiti in altrettanti Comuni. L’Umbria, seppur con due teatri partecipanti – il Teatro Sociale di Amelia e il Gian Carlo Menotti di Spoleto – gioca un ruolo significativo all’interno di questo ambizioso progetto. L’Emilia Romagna completa il quadro, contribuendo con i propri storici teatri.

Un’alleanza interregionale per il riconoscimento internazionale
L’iter per ottenere il prestigioso riconoscimento è stato avviato nel corso di una riunione interministeriale, con il supporto del Servizio Unesco e del Ministero della Cultura, oltre alla collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Se la candidatura supererà le fasi di valutazione previste, sarà presentata ufficialmente a Parigi, dove nel 2026 il Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco esaminerà il progetto per l’inserimento definitivo nella lista.

L’Umbria pronta a brillare
Secondo quanto dichiarato da Tommaso Bori, vicepresidente e assessore alla Cultura della Regione Umbria, questo progetto rappresenta un’importante opportunità per dimostrare il valore del patrimonio culturale umbro a livello nazionale e internazionale. “Ringraziamo la Regione Marche per il lavoro svolto come capofila e siamo pronti a portare avanti il nostro impegno per valorizzare i teatri condominiali, che sono un esempio unico di arte e storia condivisa”.

Un’eccellenza del territorio italiano
I teatri condominiali all’italiana, nati tra il XVIII e il XIX secolo, rappresentano un esempio raro e prezioso di architettura teatrale, con una struttura unica pensata per favorire la partecipazione comunitaria. Questa candidatura sottolinea l’importanza di tutelare e promuovere un’eredità culturale che racconta la storia e l’identità delle comunità locali dell’Italia centrale.

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