Assemblea dei lavoratori di Tarpojarvi Oj davanti alla sede della Cgil di Terni.  Dopo la tragedia di lunedì scorso, che ha condotto alla morte dell’operaio Sanderson Mendoza, alle 14 si è concluso lo sciopero dei lavoratori che nella mattinata di martedì si sono ritrovati in assemblea per stabilire la linea di azione

“Con grande senso di responsabilità torniamo a lavorare – dicono i sindacati dei metalmeccanici, Fabio Benedetti della Ul, Claudio Bartolini della Fim Cisl e Stefano Cazzuglia della Fiom Cgil – ma cambiano le relazioni sindacali all’interno dell’azienda, noi saremo presenti in azienda e faremo grande attenzione ad ogni cosa sul fronte della sicurezza. Su questo abbiamo già chiesto un incontro all’azienda. Per quello che ci riguarda, i rapporti da ora in avanti si inaspriscono. Solleveremo qualunque tipo di mancanza, per tutelare ancora di più i lavoratori”.

E sulla posizione dell’ex assessore Aniello che vuole revocare i permessi alla multinazionale: “La magistratura farà il suo percorso, sulle autorizzazioni non spetta a noi dare un giudizio. Siamo sicuri che l’azienda rispetti tutte le norme: se non è così, siamo certi che chi di dovere interverrà”. Dura nota è arrivata anche da Daniele Francescangeli, segretario della Ugl di Terni.

Nel frattempo si continua ad indagare per stabilre l’esatta dinamica di quanto avvenuto. La Procura della Repblica ha aperto un fascicolo – pubblico ministero competente è Marco Stramaglia –  per omicidio colposo, per adesso senza indagati specifici:s i sta valutando la possibilità che una buca o un’irregolarità nel terreno abbia provocato un sobbalzo del mezzo di trasporto delle siviere, innescando la fuoriuscita di materiale incandescente che ha travolto Mendoza. I sindacati hanno anche comunicato che un’ulteriore giornata di fermo sarà indetta nel giorno in cui verranno celebrate le esequie dell’operaio ecuadoregno morto sul lavoro. Nella stessa giornata si svolgerà una fiaccolata in sua memoria.