Braccianti in nero per realizzare la cioccolata spalmabile: chiusa azienda di Narni

Narni, scoperti due lavoratori in nero in un’azienda agricola durante controlli contro il caporalato: attività sospesa e sanzioni per oltre 12mila euro.

Nel corso della scorsa settimana, a Narni, il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Terni, con il supporto della Stazione Carabinieri locale, ha condotto un’azione mirata contro il fenomeno del caporalato e lo sfruttamento della manodopera in agricoltura. L’operazione rientra in una campagna di controlli straordinari disposta a livello nazionale, con particolare attenzione al settore primario.

Durante l’attività ispettiva, sono state esaminate diverse aziende agricole presenti sul territorio. In una di queste, specializzata nella coltivazione di noccioleti, sono stati riscontrati elementi di irregolarità lavorativa. L’azienda, che opera su circa 3 ettari nel territorio narnese e conferisce i propri prodotti alla filiera nazionale della produzione di creme spalmabili, impiegava due lavoratori in nero su otto presenti al momento del controllo.

I due braccianti irregolari, entrambi di origine balcanica, sono stati identificati nel corso del censimento condotto sui lavoratori presenti, che comprendeva anche manodopera proveniente da Senegal, India, Romania e Albania.

A seguito delle verifiche, i Carabinieri hanno disposto la sospensione immediata dell’attività imprenditoriale, in conformità con la normativa vigente in materia di lavoro. I titolari dell’impresa, residenti nella provincia di Viterbo, sono stati raggiunti da sanzioni amministrative per un totale di 12.250 euro.

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