In un momento di profondo dolore e commozione collettiva, la città di Terni si è stretta attorno alla memoria di Ilaria Sula, la 22enne tragicamente uccisa in un nuovo caso di femminicidio che ha scosso l’intera comunità. Presenti alle esequie anche esponenti delle comunità albanese e musulmana, insieme a centinaia di cittadini che hanno voluto rendere omaggio alla giovane.
Davanti al cimitero cittadino, il sindaco Stefano Bandecchi ha preso la parola, rivolgendosi con forza e partecipazione ai presenti. Nel suo discorso, ha sottolineato il ruolo fondamentale della cittadinanza nel mantenere viva la memoria di Ilaria e nel contrastare la violenza di genere.
“Ringrazio tutta la comunità musulmana e albanese per aver con dignità e forza onorato questo momento estremamente difficile per tutta la città di Terni”, ha dichiarato Bandecchi. Un ringraziamento che ha messo in luce la partecipazione attiva e solidale di tutte le componenti della società locale.
Il primo cittadino ha poi espresso un appello diretto alla giustizia italiana: “Speriamo che la giustizia italiana per una volta non possa darci parole inutili come perdono ed errore”. Una frase che suona come una denuncia verso una percezione di indulgenza o leggerezza nella gestione giudiziaria dei crimini contro le donne. Bandecchi ha infatti chiesto una risposta netta e concreta, auspicando che questo tragico evento non venga dimenticato o archiviato in fretta.
“Chiedo di fare a tutti noi il nostro meglio perché nessuno scordi questo atto osceno, l’ennesimo femminicidio che oggi ci è vicino, che non manca mai di colpirci ogni giorno”, ha concluso con forza.