Finto incidente e falsi contatori irregolari: boom di truffe a Lugnano e Penna in Teverina

Le denunce dei sindaci Alessandro Dimiziani e Stefano Paoluzzi: "Anche recentemente ci sono stati furti nel nostro comune con questa tecnica"

Un’ondata di truffe telefoniche sta colpendo i cittadini di Penna in Teverina e Lugnano in Teverina, due comuni della provincia di Terni. Le amministrazioni comunali hanno lanciato l’allarme sui social, avvertendo in particolare la popolazione anziana di prestare massima attenzione a telefonate sospette.

Il meccanismo è ormai tristemente noto: i truffatori si presentano al telefono come carabinieri o avvocati e raccontano di un presunto incidente stradale che avrebbe coinvolto un parente della vittima, generalmente il figlio. Il pretesto è quello di dover pagare immediatamente una somma di denaro per evitare conseguenze legali o per garantire cure urgenti.

A denunciare la situazione, con un post su Facebook, è stato il sindaco di Lugnano in Teverina, Alessandro Dimiziani, che ha scritto:
“Riceviamo segnalazioni dai nostri cittadini che stanno giungendo telefonate da sconosciuti che cercano di adescare persone anziane con il trucco dell’incidente di un familiare per poi entrare nelle case e truffare e rubare i poveri malcapitati. Anche recentemente ci sono stati furti nel nostro comune con questa tecnica. Fate molta attenzione.”

Anche il Comune di Penna in Teverina, tramite il sindaco Stefano Paoluzzi ha diffuso un messaggio simile, invitando la popolazione a non fidarsi e a contattare subito le forze dell’ordine in caso di telefonate sospette. L’obiettivo degli amministratori locali è sensibilizzare soprattutto le fasce più vulnerabili della popolazione, che spesso vivono sole e possono cadere più facilmente in trappola.

A Penna in Teverina sta andando in scena anche un’altra truffa, come segnalano alcuni residenti: i truffatori chiamano anche per dire che sui contatori sono stati attivati contratti falsi e provvedono loro ad annullarli. Questo allo scopo di ottenere informazioni riservate e dati personali da utilizzare per scopi criminosi

Le indagini delle forze dell’ordine incentrate sulle truffe agli anziani hanno messo in evidenza alcuni metodi utilizzati dai criminali. Particolamente attivi i telefonisti, diverse decine, prevalentemente in Campania, che chiamano numeri telefonici in sequenza, annotando la zona di residenza. Se qualcuno abbocca, riceve dopo poco tempo la “visita” di un complice del telefonista, che incasserà soldi e denaro.
“A breve e con la collaborazione del nostro comando stazione dei carabinieri – dice Alessandro Dimiziani sui social – faremo una riunione informativa per la cittadinanza”

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