Il professor Neri: “Con l’autonomia differenziata sanità diventerà peggiore di 60 anni fa” (VIDEO)

Parla l'ex primario di neurologia dell'ospedale di Terni: "La città offre servizi medio alti, almeno per la neurologia, ma la legge in discussione farà aumentare le migrazioni sanitarie, si tornerà indietro nel tempo"

“C’è ancora molto da fare sotto la linea gotica per mettere la sanità in pari con il Nord. Ecco perchè come dice Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, l’autonomia differenziata è esiziale e distruggerà la sanità italiana, che già ha problemi”.

A parlare con Terni Tomorrow, a margine dell’incontro “Un calcio all’ictus” è il professor Giuseppe Neri, già primario di neurologia all’ospedale di Terni e già vicepresidente della società dei neurologi ospedalieri

Parlando del tema centrale, l’ictus, ricorda come è fondamentale la continuità assistenziale per chi è stato colpito anche dopo l’uscita dall’ospedale: “Bisogna continuare cure e terapie per i primi 60 giorni almeno, ma non è facile – spiega Neri – ma per come è fatta l’Italia, con 21 servizi sanitari diversi e situazioni di partenza, questo crea molte disparità. Terni è messa abbastanza bene, è in fascia medio-alta per le cure avanzate, ma l’autonomia differenziata riporterà la sanità indietro di 60 anni e anzi peggio, quando le migrazioni sanitarie dal Sud verso il Nord erano bibliche”

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