Orte-Falconara, Melasecche: “Verini interroghi sua coscienza e non il ministro”

Per il capogruppo della Lega a Palazzo Cesaroni l’opera è stata trascurata proprio sotto i governi del centrosinistra: "Ereditato immobilismo e desolazione, con noi passi avanti"

Enrico Melasecche

Dopo l’interrogazione parlamentare presentata dal senatore Walter Verini (PD) al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini sui ritardi per il raddoppio della linea ferroviaria Orte-Falconara, arriva la dura replica del capogruppo della Lega in Regione Umbria, Enrico Melasecche Germini, che rivendica i risultati raggiunti durante il mandato del centrodestra e accusa la sinistra di inerzia storica.

 Invece di interrogare Salvini, avrebbe dovuto interrogare la propria coscienza e poi riflettere”, attacca Melasecche, che stigmatizza anche i toni “più polemici che propositivi” di un’intervista televisiva rilasciata da Verini nei giorni successivi.

Secondo Melasecche, l’opera è stata trascurata proprio sotto i governi del centrosinistra, responsabili – a suo dire – di aver lasciato la linea ferroviaria in una condizione di abbandono e immobilismo. “Quando, nel 2019, mi è stato conferito l’incarico di Assessore regionale alle Infrastrutture, ho ereditato una situazione desolante. Anche la Orte-Falconara era un’opera simbolo dell’abbandono. Nessuna progettualità, solo promesse disattese”.

Melasecche sottolinea di aver avviato un tavolo tecnico con RFI, il Ministero e le Regioni coinvolte, da cui sarebbe partita l’accelerazione dei lavori. In particolare, ricorda che “il raddoppio del tratto Campello-Spoleto, cantiere eterno da quindici anni, è stato riportato a soluzione”, pur subendo un rallentamento dovuto a un’interdittiva antimafia che ha colpito l’impresa incaricata.DS

L’esponente leghista assicura che RFI sta lavorando per completare l’opera entro fine anno, ringraziando l’ex Prefetto di Perugia per l’intervento commissariale. Non solo: evidenzia come “sia stata attivata anche la progettazione del raddoppio tra Terni e Spoleto, definendolo “un’opera colossale di tipo alpino”, con tunnel a doppia canna e un costo stimato di 1,7 miliardi di euro”.

“Verini dovrebbe chiarire come mai, quando governava il centrosinistra e i costi erano inferiori, nessuno ha mosso un dito”, afferma Melasecche, parlando di “responsabilità storica che ricade sul Partito Democratico”.

Tra gli interventi portati avanti dal suo assessorato, Melasecche ricorda: il finanziamento da 12,5 milioni per collegare la piastra logistica Terni-Narni alla Orte-Falconara; l’introduzione della tecnologia ERTMS su tutta la tratta umbra; l’interlocuzione con Trenitalia per trasformare l’attuale Frecciargento Ravenna-Roma in Frecciarossa fino a Salerno, con fermate umbre; la progettazione e finanziamento della stazione aeroporto a Collestrada, oggi a rischio per un presunto blocco del Comune di Perugia.

Un altro tema è la stazione Medio Etruria, progetto da 10 milioni di euro, bocciato – sostiene Melasecche – dal nuovo Consiglio Regionale “per decisione del PD”.

Melasecche chiude il suo lungo intervento con un bilancio del mandato regionale: “In cinque anni abbiamo risollevato ciò che era fermo da decenni: abbiamo aperto cantieri, avviato riforme, modernizzato il TPL. La sinistra odierna, subalterna al negazionismo ideologico, blocca tutto e si intestano meriti che non hanno”.

Se oggi la Orte-Falconara è una realtà concreta, è solo perché noi ci abbiamo creduto e abbiamo agito”, conclude.

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