Controlli ai “Compro oro” a Terni: una sanzione su 24 esercizi

La Polizia di Stato verifica il rispetto delle norme contro riciclaggio e commercio irregolare: solo un esercente multato

Questura di Terni

Un’operazione di controllo capillare ha interessato 24 esercizi “Compro oro” nella città di Terni e nella sua provincia, nell’ambito di un piano predisposto dal Questore Luigi Mangino per prevenire fenomeni di riciclaggio e garantire la corretta gestione del commercio di oggetti preziosi usati.

Obiettivi dell’operazione: tracciabilità e rispetto delle regole

Secondo quanto riferito dalla Questura, i controlli hanno avuto come obiettivo principale la verifica del rispetto della normativa vigente, che impone regole stringenti agli esercenti del settore per impedire l’irregolare movimentazione di preziosi e il possibile reimpiego di beni di provenienza illecita.

Tra gli obblighi principali per ogni operazione di vendita vi sono:

  • Scattare due fotografie digitali dell’oggetto da prospettive diverse;

  • Fornire una descrizione sintetica della natura, qualità e caratteristiche del bene;

  • Rilasciare una ricevuta riepilogativa dell’operazione al termine della transazione;

  • Fornire dati accessibili e aggiornati sulla quotazione di oro e metalli preziosi da fonti indipendenti;

  • Informare il venditore sulla quotazione applicata durante la vendita;

  • Garantire la completa tracciabilità dei pagamenti, sia in contanti che tramite bonifico;

  • Effettuare la corretta identificazione del cliente, registrando tutti i dati richiesti dalla normativa.

Risultati delle verifiche: solo un’irregolarità rilevata

I controlli sono stati coordinati dalla Divisione di polizia amministrativa della Questura, sotto la guida del Vice Questore Massimo Laliscia. Nel complesso, è emerso un sostanziale rispetto delle norme, segno di una buona aderenza del settore alle disposizioni previste per contrastare pratiche scorrette.

Solo un esercizio della provincia è risultato non in regola, ed è stato sanzionato per due violazioni specifiche:

  • Omessa tenuta delle schede riepilogative relative alle operazioni svolte;

  • Identificazione del cliente omessa o effettuata in modo irregolare.

Per queste infrazioni, l’esercente è stato multato fino a 10.000 euro, confermando l’efficacia dei controlli nell’individuare anche singole inadempienze in un settore particolarmente sensibile sotto il profilo della legalità economica.

Prosegue l’impegno della Questura

L’operazione rientra in un più ampio piano di prevenzione predisposto dalla Questura di Terni, volto a contrastare fenomeni di riciclaggio e a tutelare la legalità nel commercio di oggetti preziosi usati, settore spesso attenzionato per il rischio di infiltrazioni illecite.

I controlli proseguiranno anche nei prossimi mesi, con l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione sulle pratiche commerciali corrette e prevenire qualsiasi uso distorto di strumenti legittimi da parte di soggetti non in regola.

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