Il sistema sanitario umbro registra una decisa accelerazione sul fronte delle liste d’attesa, con risultati oltre le aspettative, nonostante la carenza di risorse straordinarie. A renderlo noto è la stessa Regione Umbria, che ha pubblicato i dati aggiornati al 5 maggio 2025, evidenziando un importante miglioramento sia per le prestazioni ambulatoriali che per quelle chirurgiche.
Narni in prima linea: da 5 a 20 interventi al mese
L’ospedale di Narni si distingue come simbolo dell’efficientamento chirurgico, grazie all’integrazione con la struttura di Terni. Le sedute operatorie mensili sono passate da 5 a 20, quadruplicando il numero di interventi effettuati e contribuendo attivamente al recupero delle prestazioni in lista.
Questa trasformazione rientra nell’ambito degli accordi interaziendali illustrati durante il congresso regionale sulla chirurgia a ciclo breve, che coinvolge tutte e quattro le aziende sanitarie umbre. Il focus principale è stato proprio l’ottimizzazione dei percorsi chirurgici, ora più rapidi ed efficienti.
Liste d’attesa: superati tutti gli obiettivi 2023 e in netto anticipo sul 2024
La Regione ha comunicato che tutte le prestazioni ambulatoriali sospese del 2023 sono state evase con due mesi di anticipo. Per il 2024, delle 69.544 prestazioni programmate, 54.800 sono già state recuperate, superando le 53.016 previste. Ancora più significativo è il dato del 2025: al 9 marzo erano 45.744 le prestazioni in attesa, di cui 21.665 sono già state erogate, oltre il doppio dell’obiettivo iniziale fissato a 10.437.
Anche la chirurgia mostra segnali positivi. Al 30 aprile 2025, il 38,7% delle prestazioni chirurgiche in regime di ricovero è stato recuperato, ben oltre il 28,9% previsto. Per quanto riguarda la chirurgia ambulatoriale, sono state evase 3.963 prestazioni su 10.640, raggiungendo un tasso del 37%, a fronte di un obiettivo del 4,6%.
Un sistema in crescita, ma non senza difficoltà
Nonostante questi numeri, permangono criticità legate alla mancata presentazione agli appuntamenti. Tra gennaio e aprile si sono registrati circa 23.000 casi di assenze ingiustificate per prestazioni ambulatoriali già prenotate, che rallentano il sistema e penalizzano altri pazienti in attesa. Per contrastare questo fenomeno, la Regione e le Aziende sanitarie hanno avviato verifiche mirate per rianalizzare i dati e recuperare le prestazioni perse.
Un altro limite importante riguarda le risorse: il Piano regionale 2025 sta operando solo con fondi ordinari, senza contributi straordinari dallo Stato o dal Fondo sanitario regionale, come invece avvenuto negli anni precedenti. Questo costringe il sistema a fare affidamento unicamente su risorse di produttività aggiuntiva, già utilizzate nel 2024.
L’Osservatorio Umbro per le liste d’attesa: un approccio partecipato
Un passo significativo verso una gestione più trasparente e condivisa sarà l’istituzione dell’Osservatorio Umbro per le liste d’attesa, che vedrà coinvolti Regione, aziende sanitarie, sindacati, università, società scientifiche e rappresentanti dei cittadini. L’obiettivo è garantire un monitoraggio costante e un approccio partecipativo alle politiche di accesso alle cure.
La presidente Stefania Proietti ha sottolineato come, nonostante le risorse limitate, l’Umbria sia riuscita a superare gli obiettivi previsti dal piano operativo regionale, con un impegno particolare sulle prestazioni urgenti e oncologiche.