Via della Lince, cantiere a rilento dopo la caduta massi: “Ma a Luglio si riparte”

Tra vincoli ambientali e difficoltà morfologiche, procedono i lavori per il ripristino dell’accesso principale al borgo di Cesi

Un cantiere impegnativo in un’area vincolata e fragile, ma che si avvia, pur tra mille ostacoli, verso la sua conclusione. È questo il quadro che emerge dal sopralluogo effettuato dalla Prima Commissione consiliare del Comune di Terni lungo via della Lince, arteria interrotta dall’ottobre 2024 a causa del distacco e della caduta di un grosso masso. Il collegamento principale con il borgo di Cesi è oggi garantito solo da percorsi alternativi, con evidenti disagi per residenti e visitatori. La riapertura è prevista per luglio 2025, salvo ulteriori imprevisti.

Le fasi dell’intervento e le criticità affrontate

«Il lavoro è stato complesso», ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Maggi, evidenziando come l’individuazione del punto di distacco sia avvenuta anche tramite l’impiego di tecnologie e ditte specializzate in lavori in quota: «si è fatto uso di roccaforti per provocare il distacco controllato di piccoli massi instabili». In seguito, si è optato per una soluzione senza l’utilizzo di elicotteri, impossibile da attuare prima di settembre a causa di vincoli ambientali.

Per definire l’intervento, è stato coinvolto un progettista che, attraverso droni e simulazioni informatiche, ha individuato il posizionamento ottimale delle barriere paramassi. Le strutture installate sono di ultima generazione, in grado di assorbire l’energia d’impatto dei massi tramite deformazione controllata.

Una parte sostanziale dei ritardi è stata causata dalla necessità di ottenere numerose autorizzazioni dovute a vincoli idrogeologici, naturalistici e paesaggistici. «La Soprintendenza ha imposto persino un vincolo sul colore verde della rete paramassi, per rispettare il contesto ambientale», ha evidenziato Andrea Sterlini, presidente della Prima Commissione e consigliere comunale. A complicare ulteriormente l’iter, anche il blocco biologico per la tutela di specie volatili rapaci, che ha impedito l’uso di elicotteri in determinati periodi, oltre alle recenti piogge che hanno costretto a sospensioni dei lavori per ragioni di sicurezza.

Il cantiere è stato affidato alla ditta Metalstrade srl di Perugia. L’importo lordo dell’intervento è pari a 227mila euro, mentre il contratto è stato stipulato per 174mila euro. Una cifra importante, considerata la complessità tecnica e amministrativa dell’opera, che include anche la regimazione idraulica e la messa in sicurezza della parete rocciosa sovrastante.

La questione è arrivata anche in Consiglio comunale, con un’interrogazione urgente del consigliere Marco Cecconi (Fratelli d’Italia), che ha evidenziato come «Cesi sia stata penalizzata da continue interruzioni» e ha chiesto «tempi certi per la riapertura». Cecconi ha sottolineato che «via della Lince è l’accesso storico e naturale a Cesi», e che già in passato era stata annunciata una riapertura, poi slittata.

La strada, per ora, resta chiusa, ma il cantiere è attivo e sorvegliato. L’attenzione delle istituzioni, sia comunali che tecniche, è alta, nella consapevolezza che l’infrastruttura è essenziale per la vita quotidiana e per il tessuto sociale ed economico della zona nord di Terni.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

La giovane ternana è scappata di nuovo da casa. L'appello della madre riaccende il problema...
Cattedrale di Terni
Lunedì mattina i funerali del giovane scomparso in un incidente in moto a Villach...
La polizia scopre un deposito con oltre 8 chili di stupefacenti in un appartamento condiviso...

Altre notizie