“Pagliaccio, delinquente”: Bandecchi si oppone ad archiviazione contro Masselli e Cecconi

Il sindaco si oppone alla richiesta della Procura di archiviare il caso di oltraggio, ma per i consiglieri non ci sono prove audio-video

Era il 28 agosto 2023 quando il consiglio comunale di Terni fu teatro di fortissime tensioni, in una seduta che sarebbe poi passata alla cronaca come la “seduta far west”. Poche settimane dopo l’elezione del nuovo sindaco, Stefano Bandecchi, gli scontri tra maggioranza e opposizione culminarono in un acceso confronto verbale, che ora è oggetto di valutazione da parte del tribunale.

Al centro della vicenda giudiziaria ci sono i consiglieri comunali Orlando Masselli e Marco Celestino Cecconi, entrambi all’epoca rappresentanti di Fratelli d’Italia, accusati dal sindaco di avergli rivolto epiteti pesanti come “pagliaccio” e “delinquente”. Per questo, Bandecchi aveva sporto denuncia per oltraggio, portando il caso all’attenzione della Procura.

La Procura di Terni, al termine delle indagini, ha però richiesto l’archiviazione del procedimento a carico dei due consiglieri, sostenendo che non esistano evidenze sufficienti per procedere. In particolare, la difesa dei consiglieri ha fatto leva sull’assenza di prove audiovisive: nei video registrati dal sistema interno di Palazzo Spada non risulterebbero le offese contestate.

Tuttavia, il primo cittadino – assistito dagli avvocati Carlo Pacelli e Giorgio Panebianco – ha presentato opposizione alla richiesta di archiviazione, chiedendo che le indagini vengano proseguite. Nell’udienza tenutasi giovedì 19 giugno davanti al gip Francesco Maria Vincenzoni, tutte le parti erano presenti: Masselli era difeso dall’avvocato Maurizio Cecconelli, Cecconi da Enrico De Luca, mentre Bandecchi ha partecipato con i suoi legali.

La Procura, rappresentata dal sostituto procuratore Marco Stramaglia, ha ribadito la richiesta di archiviazione per Masselli e Cecconi, in quanto non sarebbe stata accertata alcuna condotta penalmente rilevante da parte loro. Di contro, per Bandecchi è già stato disposto il rinvio a giudizio con accuse gravi che vanno dalla minaccia all’interruzione di pubblico servizio, fino all’oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.

L’episodio oggetto del procedimento si colloca in un clima politico fortemente conflittuale, che in quella seduta vide lo stesso Bandecchi dirigersi fisicamente verso i banchi dell’opposizione, dando origine a una serie di denunce incrociate. Il procedimento nei suoi confronti andrà avanti, con l’udienza preliminare fissata per il prossimo 1 ottobre, mentre per Cecconi e Masselli sarà ora il giudice per le indagini preliminari a pronunciarsi sull’eventuale prosecuzione o archiviazione dell’azione penale.

L’avvocato Cecconelli, difensore di Masselli, ha sottolineato che la linea della Procura è chiara e si basa su una lettura precisa dei fatti, sostenendo che non si siano mai verificate condotte offensive da parte dei consiglieri. In attesa della decisione del giudice, il caso resta emblematico delle frizioni che hanno caratterizzato l’inizio del mandato Bandecchi a Terni.

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