Un incontro partecipato, per spiegare le ragioni di un progetto alternativo “l’unico sul piatto rispetto a quello del project financing” per un’ospedale “sostenibile”. Il comitato per la difesa dell’ospedale di Terni, con a capo l’ex direttore generale Gianni Giovannini e l’ex assessore Federico Di Bartolo ha presentato in BCT il progetto il 20 Giugno, dopo le modifiche apportate e l’audizione in commissione in Regione.
Non sono mancati, a dire il vero momenti di tensione perchè al momento delle domande del pubblico ha preso la parola un giovane contestando il progetto e lamentando il fatto che a Terni si chiudano gli spazi ai privati, mentre invece altrove in Umbria no. Ne è uscito un fitto battibecco con Di Bartolo e Giovannini, e qualcuno dalla platea (ancora il solito Rainone) lo ha definito “un provocatore che fa propaganda a Bandecchi”. La sala – tutta a sostegno del progetto del comitato – lo ha pesantemente attaccato a sua volta.
Ai nostri microfoni Giovannini spiega: “Dietro il progetto nessuna pregiudiziale, ma chi ha lavorato in ospedale come me sa che indebitarsi di 10 milioni di euro per ripagare il privato l’anno vuol dire svuotare le casse e quindi i servizi. Il progetto così come presentato dai privati non è fattibile, per costi, modi e tempi, anche perchè verrebbe vicino ad un inceneritore”