Prenotazioni di visite e prestazioni sanitarie in aumento rispetto agli anni precedenti. Da dicembre 2024 ad aprile 2025, in tutta l’Umbria, ci sono state 36.328 prenotazioni in più rispetto allo stesso periodo di riferimento dell’anno prima. Nel 2025 sono state ampliate le disponibilità per recuperare le prestazioni residue dagli anni fino al 2024 e precedenti al primo gennaio 2025, pari a 71.237, considerando che al primo gennaio 2024 le prestazioni residuali rispetto agli anni precedenti erano pari a 45.931 e al primo gennaio 2025 se ne registravano 25.306 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Numeri che testimoniano le crescenti domande, a fronte di un sistema sanitario che va in sofferenza. Numeri emersi dalla prima riunione dell’Osservatorio regionale su tempi di attesa, istituito il 4 giugno 2025.
RICONQUISTARE LAFIDUCIA. Nella stessa riunione sono emersi i problemi legati anche alle risorse e ai finanziamenti. Ad aprile 2024 erano state assegnate alle aziende sanitarie risorse pari allo 0,4%, oltre 7 milioni, per acquistare dal privato accreditato convenzionato un numero di prestazioni pari a oltre 36mila. Quest’anno questi finanziamenti statali non sono stati ancora erogati perché la disponibilità finanziaria è all’esame del Governo. A questo si aggiunge l’alto incremento di richiesta di prenotazioni per un numero di prestazioni pari a 36.328. Tutte situazioni che l’osservatorio, insieme all’amministrazione regionale, dovrà affrontare, affinché si vada a un abbattimento dei tempi di attesa ad oggi ancora lunghi. “L’istituzione dell’Osservatorio – dice la presidente della Regione, Stefania Proietti – rappresenta un passo fondamentale nel percorso di riorganizzazione e rafforzamento del nostro sistema sanitario regionale. Questo strumento ci permetterà di affrontare con maggiore efficacia il problema delle liste d’attesa, garantendo trasparenza e comunicazione verso i cittadini. Il nostro obiettivo è riconquistare la fiducia degli umbri nella sanità pubblica attraverso una riorganizzazione complessiva dei servizi e l’implementazione di tutte le riforme necessarie“.