A Terni tiene banco il dibattito sui rifiuti e su un nuovo termovalorizzatore, tra chi lo auspica e chi si oppone alla sua realizzazione. Ma le polemiche e i botta e risposta non si fermano, Ora, a rilanciare è il sindaco Stefano Bandecchi, critico nei confronti della Regione e delle scelte dell’amministrazione di palazzo Donini legate alla revisione del piano dei rifiuti che stopperebbe il termovalorizzatore. “In questo modo – sostiene – si rischia di pagare a caro prezzo le scelte“. Dicendo anche che “L’Umbria ha bisogno di una gestione eccellente dei rifiuti, ragionevole, moderna, basata non su scelte ideologiche e di parte ma ragionata e aperta al progresso tecnologico“.
“SCELTE PERICOLOSE”. Lo stesso Bandecchi sostiene che la revisione del piano dei rifiuti si stia rivelando una mossa finalizzata a non autorizzare il termovalorizzatore e la conseguente chiusura del ciclo dei rifiuti. Questa politica, secondo lui, rischia di portare a un maggiore inquinamento e a notevoli aumenti di costi per tutti i cittadini umbri. “Una decisione – dice – che definirla miope sarebbe un complimento. Auri aveva già inopinatamente bloccato la procedura, mal celando la politicizzazione, di fatto, di una struttura che, invece, deve essere rappresentativa dei 92 comuni umbri. Una scelta di difficile comprensione, se non addirittura pericolosa, soprattutto oggi che la tecnologia consente di ricorrere a termovalorizzatori di ultima generazione i quali, più che essere demonizzati, andrebbero riconosciuti per quello che sono, cioè strumenti in grado di consentire un trattamento in loco sostenibile ed economico dei rifiuti, mezzi in grado di traghettare la nostra regione, al pari di tante altre realtà italiane ed europee, fuori dall’attuale dipendenza dalle discariche, verso soluzioni in grado di garantire allo stesso tempo produzione di energia e un minore impatto ambientale, diminuendo i conferimenti in discarica“.