Una provocazione, ma forse non così tanto. Destinare parte dell’aumento delle tasse regionali per il sostegno dei pendolari che da dicembre saranno costretti a viaggi molto più lunghi, visto che i treni saranno tutti deviati sulla linea lenta.
La proprosta, arriva dall’assemblea dei sindaci della provincia di Terni, riunitasi a Lugnano in Teverina: il sospetto, secondo i sindaci è infatti che questa deviazione delle corse umbre sulla linea lenta possa in realtà essere in realtà una richiesta di più soldi per le tratte umbre e questo chiamerebbe in causa direttamente la Regione e la sua Giunta.
Da qui la proposta: la Regione ha recentemente aumentato in modo significativo le tasse, con un prelievo di 184 milioni di euro nei prossimi tre anni a partire da gennaio 2026, per colmare il deficit accertato nel settore sanitario. Di conseguenza, la Provincia sostiene che una parte di questi fondi debba essere doverosamente destinata a sostenere i pendolari, impedendo che i propositi di Trenitalia diventino realtà.
Ovviamente la speranza è che questo basti. Nel frattempo, come abbiamo raccontato, i pendolari preparano una class action contro Trenitalia. La lunga estate caldissima, non solo a livello meteo, è appena cominciata.