Il Comune va alla gara pubblica per l’illuminazione a Terni, le rappresentanze sindacali unitarie dell’Asm non ci stanno e scrivono al sindaco Stefano Bandecchi. L’Azienda speciale multiservizi, infatti, che ha comunque un contratto di gestione del servizio con scadenza nel 2050, ha presentato un proprio project financing per un partenariato pubblico e privato. Ma nonostante questo, palazzo Spada ha deciso di intraprendere la strada della gara a evidenza pubblica.
SVENDITA. Le Rsu dell’Asm, dunque, si fa sentire con il primo cittadino, facendo riferimento anche alla decisione del Tar dell’Umbria di accogliere la sospensiva e di riconoscere che il project financing presentato dall’azienda debba essere preso in considerazione. “Fino ad ora – si afferma – il servizio è stato gestito da Asm con costi e investimenti bassi per l’Ente. Tutatvia, molti sono stati i lavori di efficientamento energetico e le migliorie realizzati in questi anni”. Aggiungendo poi: “La multiutility assicura servizi pubblici essenziali dal 1961 ed è di proprietà del Comune di Terni e dei suoi abitanti per il 55% del suo capitale, garantendo occupazione e indotto economico per le aziende del territorio“. Secondo i rappresentanti sindacali, la scelta del Comune di andare a gara pubblica equivale a una svendita dei servizi.