Nella cornice della Biblioteca Comunale Terni (Bct), si è svolto il primo convegno della Comunità regionale di pratiche e apprendimento per l’empowerment delle persone con disabilità, promosso da Avi Umbria APS con il sostegno dell’Accordo di programma 2022-2024. L’iniziativa ha visto la partecipazione di istituzioni, accademici, enti del terzo settore e cittadini, con l’obiettivo di avviare un percorso di trasformazione del welfare, fondato su autodeterminazione e partecipazione attiva.
L’assessore all’Istruzione e al Welfare del Comune di Terni, Viviana Altamura, ha sottolineato l’importanza di un cambiamento culturale: “È il momento di superare l’assistenzialismo e costruire un sistema centrato sulla piena cittadinanza delle persone con disabilità“.
Durante l’incontro sono stati condivisi interventi istituzionali, esperienze dal territorio, laboratori tematici e momenti di confronto attivo, in un clima di ascolto e collaborazione. Particolare rilievo ha avuto la presentazione del progetto Proxima – Vita Indipendente 4.0, promosso dal Comune di Terni, che rappresenta un esempio concreto di innovazione sociale orientata all’autonomia delle persone fragili.
Secondo Altamura, è fondamentale ripensare i servizi sociali in un’ottica di co-progettazione e protagonismo individuale, ponendo ogni persona al centro del proprio percorso di vita. “Non possiamo più accontentarci di servizi calati dall’alto – ha dichiarato – ma dobbiamo costruire soluzioni che rispettino diritti, scelte e dignità. Ogni individuo deve essere messo nelle condizioni di essere parte attiva della propria comunità.”
La proposta dell’assessore di estendere la piattaforma Proxima a livello regionale mira a integrare questo strumento con le reti PEBA (Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche), rendendolo un punto di riferimento per l’accessibilità e l’inclusione in tutta l’Umbria. “L’accessibilità – ha aggiunto – non è un dettaglio tecnico, ma il cuore della democrazia: solo se possiamo muoverci liberamente possiamo davvero scegliere e vivere.”
Il convegno si è concluso con una sessione di restituzione collettiva, durante la quale i partecipanti hanno espresso l’intenzione di tradurre i contenuti emersi in azioni concrete, attraverso la creazione di tavoli territoriali permanenti. Questi tavoli avranno il compito di personalizzare i progetti di vita e promuovere la costruzione di comunità realmente inclusive, capaci di rispondere ai bisogni reali delle persone con disabilità.