Manzotti: “I dazi al 15% sono un duro colpo anche per l’Umbria”

Il leader regionale Cisl critico con l'accordo Usa-Ue: "A rischio 1.500 posti di lavoro"

L’accordo fra Unione Europea e Stati Uniti che fissa i dazi per i prodotti europei al 15% penalizza anche l’economia umbra. L’allarme arriva dalla Cisl e dal segretario regionale Angelo Manzotti, secondo il quale i dazi toccano proprio settori importanti per il territorio di questa regione, considerando che proprio gli Stati Uniti sono tra i principali mercati del’esportazione umbra in agroalimentare, automotive e moda. Rispettivamente il 7,8%, il 27,6% e il 37% del mercato umbro. “Resta poi – aggiunge Manzotti – il pesante fardello dei dazi al 50% sull’acciaio, che uniti al problema energetico, rischiano di mettere in ginocchio l’intero comparto siderurgico ternano”. Come Cisl Umbria, si torna ancora a chiedere che la regione venga riconosciuta come zona economicamente svantaggiata, per ricevere maggiori agevolazioni.

PATTO PER IL LAVORO. Secondo Angelo Manzotti, dunque, l’accordo tra Usa e Unione europea non può essere giudicato positivo, anche perché ai dazi vanno sommate altre variabili imprevedibili come la svalutazione del dollaro e l’inflazione. “Il flusso economico con gli Usa – afferma – rappresenta attualmente l’1,8% del Prodotto interno lordo regionale. Va da sé che i dazi daranno un duro colpo ad un’economia umbra già pesantemente in affanno“. Il rischio è quello di perdere fino a 1.500 posti di lavoro nei prossimi mesi. “Non è più tempo di divisioni ed incertezze – sottolinea ancora Manzotti – ma serve che istituzioni, politica, sindacati ed associazioni datoriali facciano rete per costruire insieme una strategia di coesione e sviluppo. Serve attuare con forza quel patto per il lavoro proposto dalla segretaria generale Daniela Fumarola nel corso dell’ultimo congresso confederale a Roma. Relativamente all’Umbria, serve poi la volontà di fare squadra per invertire quel calo di produttività che dal 2016 colpisce la regione e che sin qui nessuno sembra essere riuscito ad arrestare: è assolutamente necessario quindi un patto sociale che arresti il declino e rilanci davvero l’Umbria“.

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