Appalti, nuovo scontro Comune-Confartigianato: “Chi rappresentate?”. Replica: “Inaudito”

Vicesindaco e assessore contro l'associazione: "Fate politica, non vi segue più nessuno". La risposta: "Per voi realtà come la nostra sono solo strumento di controllo del consenso"

Prosegue senza sosta il botta e risposta tra il Comune di Terni e Confartigianato in merito alla gestione degli appalti pubblici. Durante il consiglio comunale di lunedì 4 agosto, la giunta ha scelto di intervenire direttamente, con dichiarazioni decise che mirano a difendere l’operato amministrativo e a respingere al mittente le critiche.

Riccardo Corridore, vicesindaco, ha elencato con precisione i numeri relativi alle gare pubbliche, nel tentativo di dimostrare la trasparenza e l’equilibrio nella gestione: “Su 19 appalti del Comune di Terni, 9 sono stati assegnati al massimo ribasso e 10 all’offerta economica più vantaggiosa. Lo stesso per i servizi: 3 sono stati assegnati al massimo ribasso e 5 all’offerta economicamente più vantaggiosa. Ma di che parlate?”.

Il tono si è poi fatto più acceso nei confronti dell’associazione di categoria: “Le piccole aziende sono sicure di essere ben rappresentate? Oppure oggi chi rappresenta Confartigianato sta facendo politica e sta preparando la sua discesa in campo?”, ha tuonato Corridore, insinuando che dietro le accuse si celino interessi personali e ambizioni elettorali.

A sostenere la posizione della giunta anche Giovanni Maggi, assessore ai Lavori Pubblici, che ha annunciato l’intenzione di mettere a disposizione della cittadinanza tutti i dati necessari per verificare la regolarità degli appalti, in una prossima conferenza stampa: “I dati sono facilmente verificabili, in settimana faremo una conferenza stampa e vi daremo il percorso per acquisirli in maniera facile dai siti del Comune e dalla struttura dell’assegnazione degli appalti pubblici della provincia di Terni”.

Maggi ne ha poi anche per  le forze politiche di opposizione: “Daremo anche indicazioni e porremo fine a questa vergogna, a questa pantomima che ha messo in piedi Confartigianato, cui le forze politiche in maniera veramente ridicola si sono aggregate offendendo l’intelligenza di tutti”.

L’assessore ha rimproverato i consiglieri di minoranza per l’uso di toni populisti e poco fondati: “Parlano senza proposte, senza riferimenti normativi, con slogan populisti. Prima di dire certe cose – ha ribadito Maggi – bisogna acquisire dati, conoscere la materia e approfondirla”.

Infine, Maggi ha ricordato casi analoghi in altri comuni della provincia per evidenziare l’infondatezza delle critiche rivolte solo all’amministrazione ternana: “Il Comune di Narni – governato dal centrosinistra – non ha fatto un appalto con l’offerta economicamente più vantaggiosa. Stessa cosa vale per Orvieto e Amelia amministrate dal centrodestra. Perché a loro non glielo dite?”.

La replica dell’associazione

Confartigianato rilancia con una nota, definendo “inaudite per tono, contenuto e ruolo di provenienza” le parole del vicesindaco: “Rappresentiamo da decenni   con trasparenza e piena legittimazione democratica – gli interessi degli Artigiani e delle PMI del territorio. La nostra rappresentatività è verificata periodicamente dalla Camera di Commercio e certificata dalla libera scelta di oltre 2500 imprese locali. Metterla in dubbio, come ha fatto il Vicesindaco, significa mistificare la realtà e indebolire il tessuto economico e sociale della città.

Poi torna sui toni della replica, sottolineando come il Comune non sia entrato nel merito dei temi (“il frequente ricorso al massimo ribasso, la mancata applicazione della premialità per le imprese locali come previsto dal codice degli applati e l’insufficiente dimostrazione dell’economicità dell’internalizzazione dei lavori”), preferendo spostare tutto sul piano politico. “È la prima volta, nella storia istituzionale della città, che assistiamo a un uso tanto disinvolto e propagandistico di una carica pubblica contro un’associazione di categoria. Ancora più grave è il modo in cui il Vicesindaco Corridore descrive il rapporto con le associazioni: non come luogo di dialogo e proposta, ma come strumento di controllo del consenso”.

Corridore rilancia

Infine, attendendo la conferenza stampa, Confartigianato chiude chiedendo una rettifica a corridore, che accoglie l’invito a modo suo: “Rettifico affermando e ribadendo che ditte e commercianti locali dovrebbero farsi rappresentare meglio e in modo più adeguato… consiglio altresì di cambiare chi la rappresenta perché fanno politica…Chiedono l’applicazione di certe procedure solo al Comune di Terni che invece già le applica. Altrove restano in silenzio in cambio della promessa di improbabili candidature”

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