La vicenda ha scosso profondamente la comunità spoletina, dove la famiglia risiede, riportando all’attenzione pubblica il tema della convivenza tra bambini molto piccoli e cani di grossa taglia. Le dinamiche dell’episodio non sono ancora state rese completamente note, ma secondo quanto trapelato, si tratterebbe di un’aggressione improvvisa all’interno delle mura domestiche.
Nel frattempo, la Usl Umbria 2 ha comunicato che, in accordo con i proprietari, l’animale è stato trasferito per motivi di sicurezza al canile sanitario di San Gemini, dove è stato preso in carico dagli esperti dell’Unità operativa complessa Sanità pubblica veterinaria, diretta dal dottor Luca Nicola Castiglione. L’intervento di trasferimento è stato eseguito dal dottor Nicola Danza, professionista della stessa struttura.
Il cane, un esemplare di corso grigio, pelo corto e taglia grande, sarà tenuto in osservazione per alcuni giorni, periodo durante il quale verrà sottoposto a un esame comportamentale specifico. L’obiettivo è valutare con attenzione l’indole dell’animale e la sua reazione a diverse situazioni, così da stabilire se potrà tornare in sicurezza nella sua abitazione originaria.
Le autorità sanitarie hanno sottolineato l’importanza di questo passaggio, evidenziando come il comportamento degli animali domestici, in particolare quelli di razze potenti come i molossi, debba essere monitorato con estrema attenzione soprattutto in presenza di bambini. La procedura prevede infatti che, in caso di aggressione, il cane venga temporaneamente separato dalla famiglia per accertamenti, sia per garantire la sicurezza delle persone sia per comprendere meglio le cause dell’attacco.
Non è ancora chiaro se, al termine del periodo di osservazione, verranno presi provvedimenti ulteriori nei confronti dell’animale o se sarà disposto il rientro presso la famiglia. Saranno le risultanze degli esami comportamentali a definire i prossimi passi.