erni sale nella classifica del Sole 24 Ore, ma per il consigliere comunale del Partito Democratico, Leonardo Patalocco, non è motivo di celebrazione. Nel mirino finisce il Documento Unico di Programmazione (DUP), accusato di dipingere un quadro «illusorio» della città.
«Non basta vantare la scalata di posizioni per parlare di progresso», afferma Patalocco, sottolineando che «l’avanzamento avviene più per demeriti altrui che per meriti propri». Secondo il consigliere, il DUP ignora il fatto che le disuguaglianze aumentano e che «il gender gap è in crescita, con le donne che guadagnano meno degli uomini, subiscono un calo nell’occupazione (-3,4%) e nell’imprenditoria (-0,9%)
Lavoro e demografia: Terni perde terreno
Il capitolo occupazione registra un arretramento di dieci posizioni a livello nazionale. Per Patalocco, la fotografia demografica è altrettanto preoccupante: «Siamo di fronte a una società statica, che non si prende cura dei suoi anziani (89° posto) e con un tasso di fecondità praticamente nullo».
Per l’ambiente, la situazione secondo Patalocco non è migliore. «Si sale di appena due posizioni e Terni esce dalla classifica dei Comuni ricicloni», spiega il consigliere, a causa di una «eccessiva presenza di materiali non compostabili» e dell’aumento delle tariffe sui rifiuti. Le energie rinnovabili restano un nodo critico: 86° posto per illuminazione pubblica sostenibile e 64° per densità di impianti fotovoltaici, mentre la rete idrica si colloca al 68° posto per efficienza.
La città continua a soffrire livelli elevati di PM10 e una pessima 83.posizione per resilienza climatica, in attesa del piano di ripiantumazione del Comune», aggiunge. Criticata anche la scelta di puntare sul nucleare: «È una strada costosa e vaga, che non garantirebbe indipendenza energetica, visto che l’Italia non produce uranio»
Sicurezza: bene i reati gravi, male droga e furti
La sicurezza guadagna 19 posizioni, ma per il consigliere il dato è fuorviante. «È dovuto alla bassa incidenza di eventi delittuosi gravi, ma restano alti truffe, furti e rapine», avverte. Allarmante il 96° posto per i reati legati alla droga: «Un’emergenza sociale che sfiora il doppio della media nazionale».
Il settore culturale segna un +26, ma con un forte squilibrio: 18° posto per offerta culturale, a fronte di un 95° per presenze. «Organizziamo eventi e spettacoli ai quali partecipa poca gente», commenta Patalocco, precisando che l’ottimo 12° posto per bar, cinema e ristoranti «non è frutto dell’amministrazione»
Tra i pochi dati positivi, la 4ª posizione in Italia per creazione di start-up. «Un risultato importante – sottolinea – ma merito esclusivo dei privati, non del Comune».