La BioTer ha annunciato il riavvio dell’attività di incenerimento senza attendere il pronunciamento del Consiglio di Stato e la vicenda prende anche toni di polemica politica. In Regione, l’assessore Thomas De Luca cerca di opporsi alla cosa ed ha anche chiesto una revisione delle autorizzazioni in mano all’azienda, mentre il Movimento 5 Stelle prende posizione a favore dello stesso De Luca (che è Grillino) e attaca il sindaco di Terni e il vicesindaco. L’accusa è quella di non fare nulla per evitare che BioTer riprenda a bruciare.
“CHI PRLA E CHI AGISCE”. Secondo il Movimento 5 Stelle, l’azione del sindaco Bandecchi è incoerente e inefficace. “Perché lui – dicono dal movimento – può bloccare questo inceneritore ma non lo fa“. Accuse di inerzia, per il primo cittadino: “Ama mostrarsi come decisionista, ma in questo caso non ha fatto nulla, nonostante sia la massima autorità sanitaria locale e potrebbe agire con ordinanze contingibili e urgenti in caso di emergenze sanitarie o per misure di igiene pubblica di carattere locale. La verità è che manca il coraggio e manca la volontà politica“. Polemiche anche verso il vicesindaco, Riccardo Corridore: “Dichiarazioni false, le sue. L’assessore regionale all’Ambiente Thomas De Luca non ha autorizzato nulla e, al contrario, sta mettendo in campo tutte le azioni di competenza a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini ternani“. Per il Movimento, Bandecchi e Corridore non fanno altrettanto: “Ricordiamo a Corridore e a tutta la città che l’azienda ha comunicato alla Regione e al Comune di Terni il riavvio dell’impianto già nel mese di luglio 2024 quando al governo della Regione era pienamente operativa la giunta Tesei, alleato di Alternativa popolare alle scorse regionali e che nell’inerzia dell’allora governo regionale di destra e del comune di Terni la situazione si è trascinata fino al subentro della nuova giunta Proietti che ha immediatamente dato mandato di fare ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che dava il via libera all’azienda di riavviare l’impianto senza nemmeno i giusti adeguamenti tecnologici. La differenza tra chi parla e chi agisce è sotto gli occhi di tutti, da anni. È opportuno anche riportare alla memoria dei cittadini la sceneggiata di quando Bandecchi diceva di dichiarare guerra al secondo inceneritore e Corridore prometteva di incatenarsi davanti all’impianto Bioter pur di bloccarlo. Una promessa, come sempre, rimasta lettera morta“.